Si è svolta nel primo pomeriggio nell’Aula di Montecitorio la discussione sul ddl di conversione in legge del decreto-legge 28 giugno 2012, n. 89, recante proroga di termini in materia sanitaria. La discussione, lo diciamo subito, non si è conclusa e il seguito del dibattito è stato rinviato ad altra seduta. Domani la Commissione Affari Sociali ha in agenda il dibattito sullo stesso argomento.
Il ministro Balduzzi – intervenuto a conclusione delle repliche dei vari gruppi parlamentari e dopo aver incassato il sostanziale parere favorevole della maggioranza parlamentare Pdl, Pd e Udc, contraria la Lega e l’Idv che ha preannunciato la presentazione di proposte emendative volte a modificare un testo che giudica “non condivisibile” – ha spiegato che “la ragione per cui non è stato ancora adottato né presentato al Parlamento il provvedimento con la nuova disciplina dell'attività libero-professionale intramuraria è collegata all'opportunità di non adottare né presentare, nel periodo di fine giugno o inizio luglio, un provvedimento che più opportunamente può essere adottato e sottoposto alla discussione del Parlamento con una tempistica più opportuna, ma sempre molto ravvicinata”.
Il ministro ha poi ribadito “che sarà volontà del Governo, e mia personale, di fare al più presto possibile per avere una attività libero-professionale intramuraria seria, tracciabile, integrata con l'azienda sanitaria e con la programmazione della stessa”.
Infine sugli organi collegiali, materia su cui si sono soffermati alcuni interventi, Balduzzi ha chiarito che “non è intendimento del Governo, né del Ministro, stravolgere il sistema degli organismi collegiali. L'unica ragione che ha indotto a inserire nel decreto-legge anche questa materia è quella di evitare un periodo, che potrebbe essere anche significativamente lungo, di inerzia e di inattività di questi organismi, che sono tutti importanti, ma alcuni dei quali sono proprio essenziali all'attività ordinaria del Ministero della salute”.