28 luglio -
“Sui vaccini c’è un’epidemia di perdita di memoria. C’è infatti una spaccatura generazionale, che spinge una parte di questo Parlamento, del Paese, dell’Occidente, verso il sogno di ‘vaccini à la carte’: questo sì, questo no, questo quando me la sento, questo quando servirà. Come se la prevenzione si dovesse fare quando le cose sono già accadute. Al tempo del sospetto e della diffidenza generalizzata, si finisce per essere creduloni”. Lo ha sottolineato Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera (Demo.S-Cd) nel voto finale sul decreto vaccini oggi varato in via definitiva a Montecitorio.
“I vaccini sono necessari. Chi non vaccina il proprio figlio mette a rischio la vita del figlio di un altro che magari, per motivi di salute, non può vaccinarsi. Mette a rischio i più fragili”, ha detto. “In Italia sono stati segnalati 3670 casi di morbillo, ma con il 40% di ricoveri in ospedale, e la discesa all’87% della copertura nazionale mentre dovevamo ormai essere vicino al 100%”. Diventano allora necessarie decisioni di sanità pubblica”, ha sottolineato Marazziti.
“Oggi votiamo una pagina importante della sanità pubblica e della salute delle prossime generazioni. Questo provvedimento ha trovato una larga maggioranza. Poteva forse avere un iter meno drammatico, che poteva aiutare a smussare paure e a limare il testo, ma il risultato finale ha tenuto largamente conto di chi era preoccupato che si potesse ledere la potestà genitoriale, o che fosse troppo drastico, sproporzionato, con i 12 vaccini obbligatori del testo iniziale”, ha messo in evidenza Marazziti.
“Non c’è una ricetta buona per tutti o per sempre. E’ dunque molto saggia la norma che fra 3 anni chiamerà il Parlamento e il Ministero della Salute a valutare se l’obbligatorietà debba rimanere o vada cambiata per alcuni dei vaccini.
“Il fatto che alcune malattie sembrerebbero non colpire più, che queste non esistono più e che non fanno più male ha illuso milioni di persone”, ha poi aggiunto. Come ha ribadito l’Oms, “i vaccini hanno impedito almeno 10 milioni di morti tra il 2010 e il 2015, e protetto molte milioni di vite dalla sofferenza e dalla disabilità associata a malattie come la polmonite, la diarrea, la pertosse, il morbillo, la poliomielite. Lo dico alle tante mamme, ai miei amici, preoccupati della tossicità. I vaccini sono farmaci, la loro tossicità è inferiore a quella di qualunque altro farmaco, anche se esiste la possibilità di eventi avversi, un caso su un milione, anche terribili. Ma l’aspirina ha molte più controindicazioni. Gli antibiotici presi male, come si fa in Italia, creano resistenze a infezioni facili da combattere ancora ieri e mietono 4-5000 vittime all’anno per complicazioni, tutti gli altri farmaci hanno portano più rischi dei vaccini, assieme a grandi benefici”.
28 luglio 2017
© QS Edizioni - Riproduzione riservata