15 settembre -
“La legge di Bilancio non c’è ancora e già l’oggetto preferito dei tagli del governo, la sanità, è finita sotto la lente d’ingrandimento. Dubitiamo che l’indiscrezione odierna pubblicata da
Repubblica il taglio da 1,5 miliardi e il braccio di ferro in corso all’interno dell’esecutivo sia infondata. Certamente non ci rassicura la smentita di Renzi dal momento che fino ad ora il presidente del Consiglio ha cercato di spacciare la scure calata sul comparto salute per incremento del fondi al Ssn: meno 2,3 miliardi sia nel 2015 sia nel 2016. Conoscendo ormai bene le caratteristiche degli attori, temiamo che questo sia solo l’antipasto del solito balletto fatto di dichiarazioni, passi in avanti, indietro e di lato che finisce sempre con il tradursi nel taglio al bancomat delle casse dello Stato: la sanità”. Così i deputati del MoVimento 5 Stelle.
“La salute, troppo spesso marginalizzata rispetto al dibattito politico - oggi in Italia 11 milioni di italiani rinunciano alle cure -, diventa tristemente protagonista nel momento in cui si parla di tagli. Nel frattempo però registriamo come la spesa farmaceutica continui a crescere senza che il governo intervenga per frenarla e porre un limiti ai già cospicui guadagni delle aziende farmaceutiche. Sempre a proposito di tagli e risparmi: ricordiamo ancora una volta che i cittadini stanno ancora aspettando i 7 miliardi di risparmi derivanti dalla digitalizzazione in sanità promessi dal ministro della Salute”.