9 febbraio -
“Le moderne tecniche di imaging hanno consentito di cambiare radicalmente la visione degli stati vegetativi, chiarendo che esistono delle sacche di tessuto cerebrale vitali in grado di recuperare anche a distanza di 10 anni dall'inizio del coma”. A ricordarlo è stato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenendo al convegno organizzato oggi in occasione della 1
a Giornata nazionale degli stati vegetativi. “È una situazione in evoluzione che il Governo segue con attenzione e concretezza”, ha aggiunto il ministro spiegando che “il Governo si è attivato per realizzare le speciali unità di assistenza degli stati vegetativi al fine di garantire interventi e servizi nella fase acuta e in quella post-acuta, favorendo in particolare, il ritorno nel nucleo familiare per i soggetti giovani”. “Abbiamo definito progetti di riabilitazione personalizzati e stiamo programmando servizi di assistenza domiciliare con personale specialistico – ha aggiunto -. Bisogna assicurare la presa in carico globale della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali”.
Il ministro ha quindi spiegato che, secondo le stime, il Servizio sanitario nazionale spende circa 300 milioni all'anno per la cura dei pazienti in stato vegetativo e il numero di pazienti va crescendo. “Ogni anno si dimettono 1.800 pazienti per stato vegetativo o per stato di minima coscienza. I casi sono in aumento anche grazie al miglioramento della medicina”.