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"Sul 'Decreto appropriatezza' riteniamo che sia un errore, da parte del ministero della Sanità, indicare i medici quali responsabili degli sprechi della sanità pubblica prevedendo per loro una punizione economica con decurtazione dello stipendio. Riteniamo che il medico debba continuare a mantenere la sua autonomia prescrittiva nel rispetto delle linee guida generali”. Lo sostiene Nino Pipitone, membro dell'esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori, secondo il quale “ogni ammalato ha una sua particolarità: non è con i tagli lineari che si potrà migliorare la sanità in Italia, nè tantomeno punendo il medico per una prescrizione incongrua".
“Per affrontare il problema – ha osservato l'esponente IdV – occorrerebbe costruire un percorso condiviso con le Società Scientifiche che sul tema hanno già da tempo realizzato studi, proposte e ottenuto risultati molto positivi. Già oggi i medici del nostro Ssn vengono costantemente monitorati dalle Asl in merito alle prescrizioni dei farmaci ed esami diagnostici, e vi sono esperienze regionali eccellenti che potrebbero diventare modelli di riferimento”.
2 ottobre 2015
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