27 ottobre -
"Secondo la delibera dell'Anac gli ordini e i collegi professionali sono tenuti ad applicare la legge sulla trasparenza e l’anticorruzione. Dopo oltre tre mesi di una campagna pubblica che, come sindacato delle professioni infermieristiche abbiamo portato avanti - tendente a fare applicare la legge sull’anticorruzione e la trasparenza ai Collegi professionali (enti pubblici non economici) oggi registriamo la parola 'fine'". Così il segretario nazionale Nursind,
Andrea Bottega, ha commentato la delibera dell'Autorità nazionale anticorruzione riguardante gli Ordini professionali.
"L’autorità nazionale anticorruzione e trasparenza presieduta dal magistrato Raffaele Cantone ha emanato un atto normativo in cui ha deliberato di “ritenere applicabile le disposizioni di prevenzione della corruzione di cui alla legge n. 190/2012 e decreti delegati agli ordini e collegi professionali. Entro il 20 novembre la Federazione Ipasvi e i Collegi Ipasvi che non vi hanno dato attuazione – cioè tutti! – dovranno predisporre il piano triennale di prevenzione della corruzione, il piano triennale della trasparenza e attenersi ai divieti in tema di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi - ha spiegato Bottega -. Poco più di venti giorni per adeguarsi. In caso contrario dovranno pagare sanzioni da 1.000 a 10.000 euro.
Ci domandiamo se era necessario che l’autorità anticorruzione intervenisse vista la clamorosa inadempienza di tutti i collegi provinciali e della federazione nazionale. Ci saremmo dovuti aspettare l’adempimento spontaneo alle norme di legge: non è stato così! Adesso dovranno adeguarsi, loro malgrado, alle norme di legge".
"Eppure il Comitato Centrale della Federazione Ipasvi è presieduto da una presidente che è anche senatrice e dovrebbe avere ben presente le leggi della Repubblica - incalza il presidente Nursind -. Il Tesoriere della Federazione Franco Vallicella è anche un dirigente di una azienda ospedaliera e dovrebbe conoscere gli adempimenti che gli enti pubblici hanno in tema di trasparenza e anticorruzione. Stesso discorso potremmo farlo per un’altra carica della Federazione: Barbara Mangiacavalli è anche lei una dirigente di una struttura pubblica e anche lei dovrebbe conoscere le leggi di adempimento. Non è finita. Il dottor Cantone, in qualità di presidente dell’anticorruzione ha anche specificato che gli ordini e i collegi professionali devono attenersi 'ai divieti in tema di inconferibilità e di incompatibilità' previsti dal D.Lgs 39/2013. L’articolo 11 stabilisce una incompatibilità assoluta tra l’incarico parlamentare e di 'amministratore di ente pubblico di livello nazionale'. Questo significa che l’attuale presidente nazionale e senatrice Annalisa Silvestro è incompatibile.
Deve quindi dimettersi da una delle due cariche: o rimane presidente nazionale (e quindi si dimette da senatrice) o rimane senatrice (e quindi si dimette da presidente nazionale)".
"L’autorità anticorruzione è stata chiarissima: gli ordini e i collegi professionali devono dare alla delibera 'immediata attuazione'. Annalisa Silvestro è incompatibile nelle sue due poltrone. Ne deve scegliere una. Attendiamo dal Comitato Centrale della Federazione Ipasvi - conclude Bottega - una decisione tendente a ripristinare la legalità e attendiamo dal Senato i provvedimenti eventualmente conseguenti in caso di perdurante inadempimento".