3 settembre -
"Siamo profondamente preoccupati e delusi dall’incapacità di questo governo. Altro che cambiamento, qui siamo al gioco delle tre carte: ancora una volta si tira fuori la scusa delle risorse che mancano e si perpetua l’ingiustizia a danno dei lavoratori pubblici”. Questo il commento di Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl-Fp, alle parole del ministro Marianna Madia sul blocco dei contratti della PA da prorogare per il 2015.
“Tra annunci e chiacchiere il governo di Matteo Renzi e il ministro Marianna Madia confermano il blocco dei contratti per lavoratori che hanno già perso circa 3.000 euro a famiglia. Si dovevano trovare 2miliardi di euro per garantire un diritto sacrosanto ai dipendenti pubblici, senza chiedere altre tasse ai cittadini, e invece ci si continua a nascondere dietro agli 80 euro di bonus, che poi, i lavoratori finiranno per pagare in aumenti di tasse e nuovi tributi - ha proseguito Faverin -. Non è vero che i soldi non si trovino. E’ sconcertante piuttosto che non si sia fatto nulla per tagliare i 30mila bancomat delle stazioni appaltanti, i centri di spesa improduttiva, i 7mila buchi neri dei Cda delle partecipate, i tanti sprechi denunciati anche dal dossier del commissario alla spending Carlo Cottarelli”.
“E’ l’ennesima prova del bluff che sta dietro ad un esecutivo che non sa fare neanche il minimo sindacale. Segno evidente che non basta essere giovani, se poi non si dimostra di essere anche competenti - ha concluso il segretario generale Cisl Fp -. Dal governo dei giovani non vediamo altro che la più vecchia delle politiche: se questo è tutto quello che sanno fare rispetto a 3milioni di lavoratori e di famiglie, immaginiamo come possano fare l’interesse di un intero paese”.
3 settembre 2014
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