9 luglio -
Ecco un'ampia sintesi dell'intervento del ministro della Salute Renato Balduzzi al convegno del Pd sulla sanità.
La scelta del governo di inserire nella spesa rivedibile anche la spesa sanitaria risponde ad una logica che mette insieme la difficoltà o l'impossibilità di incidere su altri settori della spesa pubblica e all'idea che questa incisione possa aumentare la virtuosità del SSN.
Il taglio imposto dalla spending review, sommata alla manovra del 2011, al settore sanitario ammonta a 7,9 miliardi di euro tra il 2012 e il 2014. Circa 900 milioni sono relativi al 2012, 4,3 miliardi è il definanziamento per il 2013 e 2,7 miliardi per il 2014, per un totale di 7,9 miliardi di euro"
Per quanto riguarda la filiera farmaceutica vogliamo attaccare soprattutto le prescrizioni inappropriate. Dal lato della filiera ospedaliera abbiamo provveduto ad una sua de-responsabilizzazione pari al 50% con chiaro vantaggio per le Regioni. A partire dal 2014, abbassando il tetto di spesa pubblica porteremo un risparmio di circa 800 milioni per ogni singola regione.
Per quanto riguardano i beni e servizi non sanitari, per gli ultimi 6 mesi del 2012 la riduzione sarà pari al 5% sugli importi e sulle prescrizioni; dal 2013 si passerà ad un adeguamento del sistema attraverso alcuni prezzi di riferimento. Si può discutere sui prezzi di riferimento ma davvero questa sembra la volta buona per avere degli elementi validi per comparare e per arrivare a consuntivo.
I privati accreditati sono pari allo 0,5% e questo non inficia sicuramente sul SSN. Aumenteranno a poco più del 1% nel 2013 e 2014 ma questo non toccherà né il sistema né la sua qualità della rete ospedaliera.
Nel 2013 ci saranno circa 7 mila posti ospedalieri in meno ma anche in questo caso non si tratta di tagli lineari ma di operazioni dovute. Il processo di riorganizzazione sarà graduale sulla base dei piani che le Regioni metteranno a punto entro novembre.
Quelli della spending review non sono tecnicamente dei tagli. Si tratta di un definanziamento con più componenti. Non sono tagli punto e basta ma un tentativo di riqualificare la spesa in un momento di difficoltà.
Siamo davanti ad una sfida. Il sistema chiede molto e il nostro decreto legge chiede ancora di più. Da domani il ministero della Salute è a disposizione per discutere delle modifiche delle misure previste all'interno della spending review.
Il ministero della Salute vuole fare la sua parte e per quello che mi riguarda raggiungere il Patto per la salute con le Regioni sarebbe la cosa più bella che potrei fare in questo mandato.
9 luglio 2012
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