Anaao: “Bene aperture Schillaci su flat tax ma non basta per revocare lo sciopero”
"Noi non abbiamo litigato con nessuno, il nostro interesse sono le richieste disattese che il ministro Schillaci aveva fatto a Giorgetti. Una volta uscito il testo del Ddl Legge di bilancio abbiamo fatto un punto della situazione e se da un parte i professionisti del Ssn continuano ad andare e li vogliamo prendere dall'estero, vuol dire che le cose non funzionano. Il Governo ha detto che il personale del Ssn è un elemento cardine, allora lo traduca nella manovra. Quello che abbiamo letto nel Ddl a noi non va bene e l'abbiamo detto apertamente con l'annuncio dello sciopero del 20 novembre. Ora l'apertura del ministro Schillaci sull'ipotesi della flat tax al 15% sull'indennità di specificità medica è un bel segnale. Secondo le nostre stime servirebbero 400 mln di euro". A parlare con l'Adnkronos Salute è Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell'Anaao Assomed, il sindacato dei medici dirigenti del Ssn.
Ma dove si trovano 400 mln di euro in una legge di bilancio 'blindata'? "Ci sono i fondi messi per gli aumenti di stipendio che noi giudichiamo briciole, 50 mln per il 2025 e 327 mln nel 2026. Se a questi si aggiungono 30 mln ecco trovare le risorse per finanziare la flat tax al 15%", risponde Di Silverio. In termini pratici una busta paga più pesante? "Parliamo di 210-220 euro netti in più per 13 mensilità che poi con il nuovo contratto potrebbero aumentare - continua il segretario dell'Anaao - Ma non se ne escano con una flat tax progressiva magari al 30% il primo anno e poi a scalare. Deve essere una defiscalizzazione al 15%".
Se andasse in porto potreste pensare di revocare lo sciopero? "Come abbiamo avuto modo di chiarire, lo sciopero è motivato non da una mera questione economica ma da una condizione generale drammatica, sediamoci a parlare di flat tax, facciamola e poi vedremo", conclude.