13 luglio -
La legge sul testamento biologico che è stata approvata ieri dalla Camera così com’è “è inapplicabile perché mancano fondamentali indicazioni per noi medici. Innanzitutto non si capisce chi dovrebbe accertare l’assenza di attività cerebrale – presupposto fondamentale per far scattare la validità del biotestamento – e poi non si capisce dove si dovrebbero svolgere gli accertamenti e con quali esami. Come categoria non sappiamo cosa fare. L’unico riferimento pratico per il medico sembra essere quello al Protocollo utilizzato per il prelievo di organi a scopo di trapianto”. Così, Vincenzo Carpino, presidente dell’Aaroi-Emac lancia un appello al Ministro della Salute Ferruccio Fazio affinché chiarisca gli aspetti poco chiari presenti nel testo approvato: la legge afferma che la Dat (Dichiarazione anticipata di trattamento) assumerà valore solo nel momento in cui ci sarà “accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale”. “Immagino - spiega Carpino - che saremo noi anestesisti rianimatori a dover stabilire quando c'è l’assenza di attività sottocorticale prevista dalla legge, ma ad oggi non c'è un protocollo, non sappiamo quali esami fare e dove farli, e a carico di chi. Bisognerebbe emanare un decreto o una circolare, altrimenti siamo in grande difficoltà”.
13 luglio 2011
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