Per contrastare con efficacia le malattie renali, sono indispensabili diagnosi precoci. E’ questo il leit motiv che anima la Giornata mondiale del rene, organizzata dalla Federazione internazionale delle fondazioni per il rene (Ifkf) e dalla Società internazionale di nefrologia (Isn) ogni anno a partire dal 2006. Durante la giornata del 14 marzo, che ha coinvolto oltre 150 Paesi, sono stati organizzati eventi di ogni genere: workshop, sportelli informativi, lezioni in scuole e università e campagne di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro.
Il filo conduttore che ha accomunato tutte le iniziative è rappresentato dalla necessità di assicurare un adeguato trattamento delle cause al fine di ritardare eventuali complicazioni. Uno scopo raggiungibile soprattutto tramite una maggior consapevolezza della malattia. Ed è proprio per questo che in tutto il mondo sono stati allestiti punti medici in cui è stata offerta a tutti la possibilità di effettuare l’esame delle urine e di misurare la pressione arteriosa. Una maggiore prevenzione garantisce infatti anche una diminuzione dei costi.
In Italia le attività sono organizzate dalla Società italiana di nefrologia (Sin) e dalla Fondazione italiana del rene. Allestiti 50 gazebo nelle principali piazze italiane, con la possobilità per i cittadinio di usufruire gratis di servizi di misurazione della pressione arteriosa e di analisi delle urine. In 30 scuole, invece, sono stati organizzati seminari di approfondimento. In 50 centri di nefrologia sono poi stati organizzati incontri e dibattiti aperti al pubblico. Basta infatti pochissimo per prevenire l'insorgere di gravi patologie: un semplice esame delle urine e il dosaggio della creatinina nel sangue.
Il problema, purtroppo, si sta estendendo ad ampio raggio e sta raggiungendo anche la popolazione più giovane. Basti pensare che il 9% degli italiani a rischio di malattia renale ha meno di 20 anni. Si tratta di una malattia silente, che proprio perchè non dà sintomi è diagnosticata quando ormai la funzionalità dei reni è compromessa e il malato è destinato alla dialisi. Dinamiche che soltanto un'oculata e costante prevenzione può contribuire ad arginare.