24 novembre -
“In Italia un bambino su mille è affetto da sordità. Potenziare lo screening audiologico consentirebbe di abbassare la frequenza della sordità grazie alla diagnosi precoce e alla riabilitazione”. Così Giuseppe Mele, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), intervenuto nel corso del Seminario congiunto Italo-Israeliano su scienza e tecnologia in corso a Tel Aviv. “Inserire lo screening audiologico nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) o all’interno del Piano sanitario nazionale (Psn) - prosegue Mele - sarebbe quanto mai auspicabile al fine di abbassare i rischi legati a questa patologia”. Lo screening audiologico neonatale dovrebbe essere inserito in tutti punti nascita italiani, con una copertura capillare sul territorio che oggi manca, al fine di garantire a tutti i bambini le stesse opportunità di salute. Giovanni Lenzi, responsabile nazionale della Rete Audiologica Pediatrica Fimp, spiega che “in tutti i punti nascita, presenti sul territorio italiano, dovrebbe essere assicurata la presenza di personale altamente qualificato e formato per poter abbassare in modo significativo i rischi di handicap del sordomutismo”.
24 novembre 2010
© QS Edizioni - Riproduzione riservata