24 aprile -
“La violenza è sempre una sconfitta, non solo per chi la subisce ma per l’intera società”. Così il Presidente della Fnomceo,
Filippo Anelli, intervenendo poco fa a Unomattina sull’assassinio a Pisa della psichiatra Barbara Capovani. Un omicidio che, secondo la Fnomceo,
riporta alla mente l’omicidio, a Bari, dieci anni fa, di un’altra psichiatra,
Paola Labriola.“Dalla morte di Paola è nato un movimento – ha spiegato Anelli – che ha portato a una serie di risultati. Ma esistono problemi che non sono stati risolti, e oggi siamo qui a piangere un’altra collega. Abbiamo una legge che oggi, grazie agli ultimi interventi di questo Governo, porta alla procedibilità d’ufficio anche se la violenza è lieve. Ma persistono problemi di carattere culturale e organizzativo. Non abbiamo il tempo per parlare con i malati. La legge del 2017 che indica la comunicazione come tempo di cura non è realizzabile, per la carenza di personale, per il numero esiguo delle figure professionali. C’è la necessità di fare una riforma”.
Quella della violenza contro gli operatori sanitari, ha proseguito Anelli, è una “emergenza nazionale”. “Chiediamo al Governo di risolverla- ha auspicato -così come è stato bravo e veloce a risolvere altre emergenze. Nella polizia si individui un settore specifico dedicato a proteggere gli operatori sanitari”. “Il 55% dei colleghi riferisce di aver subito violenza- ha concluso Anelli - e il 48% pensa sia normale Il Ministro avvii soluzioni, ivi compreso l’aumento di personale e la presenza di mediatori culturali nei pronto soccorso, perché a volte il dolore obnubila la mente”.