Brescia. All’Irccs Fatebenefratelli il sigillo d’oro della Joint Commission International
Confermato l’accreditamento internazionale grazie all’aderenza agli standard di eccellenza stabiliti dalla JCI. La verifica di quest’anno si è svolta in remoto, e ha tenuto conto anche dell’attività di ricerca scientifica svolta dalll’Irccs. “Il fine ultimo è garantire un servizio umano, professionale e innovativo ai nostri ospiti” commenta il Dg Renzo Baldo.
03 GIU - L’Irccs Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia ha ottenuto il riaccreditamento Joint Commission International per il triennio 2021-2024, che certifica l’aderenza a standard di eccellenza nell’ambito sanitario. Lo annuncia l’Istituto in una nota.
La survey tenutasi nell’arco della settimana dal 19 al 23 aprile scorso ha portato ad una certificazione di un’attività che si è svolta in un momento particolare, caratterizzato dalla pandemia covid. “Lo scorso anno ha visto tutti i collaboratori impegnati ad affrontare momenti difficili, nuovi, dove però il sistema ha tenuto - evidenziano i vertici dell’Istituto -. Il lavoro quotidiano, il coraggio e le forze dedicate per individuare le soluzioni migliori, la vicinanza agli ospiti del centro, l’attenzione agli stessi collaboratori, è stata – e lo è ancora – un’esperienza che rafforza la consapevolezza di come la qualità di un’organizzazione aiuti e supporti le decisioni da prendere. Il miglioramento continuo, che sottende un sistema qualità, ci può dare la forza per continuare e rafforzare la consapevolezza del nostro agire, verso gli obiettivi che ci diamo”.
Causa la pandemia la verifica è stata effettuata da remoto (in video conferenza), “ma ciò - spiega la nota dell’Irccs - non ha impedito che avvenisse in modo rigoroso in quanto sono state utilizzate modalità tecniche ed organizzative specifiche (collegamenti diretti alla nostra cartella clinica, carrelli appositi dotati di videocamera che in diretta accedeva presso i reparti e/o i locali dedicati ai servizi di supporto logistico-amministrativo, visualizzando in diretta i documenti richiesti)”.
La verifica di quest’anno si è arricchita di una particolare attenzione anche nei confronti dell’attività di ricerca scientifica che l’Irccs svolge, con un confronto diretto con i ricercatori e clinici, con l’obiettivo di verificare l’effettiva traduzione nelle attività cliniche delle evidenze scientifiche che i nostri ricercatori hanno acquisito. “I percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) che sono stati adottati presso l’Irccs, così come alcune attività ambulatoriali complesse, sono l’esempio di come la ricerca scientifica e l’attività assistenziale possono trovare punti di connessione (sia in quanto luogo di applicazione di protocolli innovativi, sia come ambiti di osservazione per studi clinico-scientifici)”, fa notare l’Istituto.
“Il fine ultimo - spiega
Renzo Baldo, il direttore generale del Centro San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia - è garantire un servizio umano, professionale e innovativo ai nostri ospiti, per dare loro il meglio con le risorse a nostra disposizione. Il miglioramento a cui tendere, sapendo di agire in un ambiente in evoluzione (in termini di nuovi bisogni, di nuove tecnologie, scoperte clinico-scientifiche, programmazione e organizzazione dei servizi, tutela dei diritti, ecc) ci pone l’obbligo di dare il nostro contributo”.
P”er garantire la centralità della persona - prosegue il Dg - dobbiamo considerare come la qualità sia oggi un sottosistema di un sistema più ampio, diremmo “integrato”. Privacy, sicurezza, responsabilità amministrativa, sicurezza dell’ambiente, utilizzo di nuove tecnologie, sono solo alcuni degli altri sottosistemi nei quali siamo già coinvolti, ma che dobbiamo interpretare e vivere in una quotidianità. Il rischio infatti è sempre quello di viverli come “adempimenti”, e non come quegli “strumenti” che ogni buon artigiano utilizza per un “servizio personalizzato”. Questa è e sarà la nostra sfida per i prossimi anni”, conclude Baldo.
03 giugno 2021
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