Vaccini Covid. Moratti (Lombardia): “Fondamentale conciliare diritto a Salute, lavoro e studio”
“È evidente che tutti i diritti sono fondamentali, ma è altrettanto evidente che in questo momento la salute è condizione necessaria per garantire la ripresa del mondo del lavoro”, ha detto il vicepresidente e assessore al Welfare nel corso di una videoconferenza con 70 presidenti e referenti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali per presentare il progetto della Regione per la campagna vaccinale anticovid da qui all'estate.
05 FEB - “Il Piano vaccinale sarà fondamentale per conciliare Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. E altrettanto fondamentale sarà il coinvolgimento dei medici del lavoro”. E’ stato questo il focus principale su cui il vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia,
Letizia Moratti, ha posto l’attenzione con il coordinatore dell’Unità di crisi per la distribuzione dei vaccini
, Guido Bertolaso durante un incontro, ieri, in videoconferenza con 70 presidenti e referenti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno il piano vaccinale da qui all’estate.
“Fin dal mio insediamento – sono le parole di Moratti riprese in una nota diramata dalla Regione - ho sposato il metodo dell'ascolto con tutto il personale sanitario, i sindacati, il terzo settore. In agenda abbiamo il piano vaccinale, la revisione della legge sanitaria, la riduzione delle liste di attesa. Ma è chiaro che l'attenzione è concentrata sul piano vaccinale per contrastare il Covid. In questo senso c’è grande soddisfazione per la disponibilità di Guido Bertolaso a collaborare con noi. Nel mettere in campo questo piano vaccinale abbiamo fissato grandi obiettivi che riguardano il Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. È evidente che tutti i diritti sono fondamentali, ma è altrettanto evidente che in questo momento la salute è condizione necessaria per garantire la ripresa del mondo del lavoro”.
“Fin dai primi giorni del mio insediamento - ha proseguito l’assessore - mi sono battuta contro l'erronea classificazione di Regione Lombardia in zona rossa. Un errore che è durato solo una settimana, ma il nostro impegno per il passaggio in zona gialla è l'esempio della nostra attenzione verso le categorie produttive”.
Moratti ha ribadito le sollecitazioni inviate al ministro
Roberto Speranza e al commissario
Domenico Arcuri e ha infine lanciato una proposta operativa: “Con grande interesse ho ascoltato i suggerimenti oltre ad aver recepito la preoccupazione per l’arrivo dei vaccini e la loro tipologia abbinata alle categorie della popolazione. Per questo, ho chiesto al commissario e al ministro della Salute l’opportunità di utilizzare il vaccino Sputnik prodotto in Russia. E che il ministro della Salute si faccia promotore della richiesta di verificare la possibilità tecnica e scientifica di allungare i tempi della somministrazione tra la prima e seconda dose”.
Chiesti interventi anche sul fronte degli specializzandi: “Ho sollecitato il loro coinvolgimento non sulla base delle previsioni della Legge di stabilità. Non solo, dunque, per un mese e senza remunerazione, ma per tre o quattro mesi con evidentemente retribuita la loro attività. Ci potrebbe essere un emendamento che andrebbe a interessare il decreto ristori”, ha detto Moratti.
“Ho colto con attenzione l’indicazione delle categorie dei lavoratori maggiormente esposti. Quello delle priorità è uno dei punti più sollecitati dalle Regioni al Governo. Il tema delle fragilità è senza dubbio uno di quelli che meritano maggior attenzione”, ha detto infine Moratti, invitando associazioni e organizzazioni di individuare un referente operativo che possa coordinarsi e interfacciarsi con Guido Bertolaso.
05 febbraio 2021
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