Covid. Lombardia, Gallera: “Nessun lockdown ‘sanitario’, ma attività rimodulate per far fronte all’emergenza”
L'assessore al Welfare chiarisce i contenuti di una circolare trasmessa oggi a tutte le strutture sanitarie della Lombardi: “Le attività non urgenti vengono rimodulate per ampliare la disponibilità dei posti letto covid. Assicurata l’attività delle reti tempo dipendenti e delle prestazioni ambulatoriali nelle sedi specifiche”. La rete sanitaria lombarda, conclude Gallera, “ragiona e opera in ottica di sistema, a beneficio della continuità delle cure e delle prestazioni”.
23 OTT - “Nessun lockdown sanitario ma una rimodulazione organica e funzionale delle attività sanitarie negli ospedali lombardi. La rapida evoluzione epidemiologica e il conseguente aumento del numero dei ricoveri hanno determinato la necessità di un ampliamento della disponibilità dei posti letto Covid intensivi, per acuti e sub acuti, e delle degenze di sorveglianza”. Lo comunica, in una nota, l'assessore al Welfare della Regione Lombardia
Giulio Gallera, commentando la circolare trasmessa oggi dalla Direzione Generale Welfare a tutte le strutture sanitarie della Lombardia, in attuazione del piano ospedaliero anti-Covid approvato dalla Giunta regionale.
OSPEDALI HUB
“Le attività di cura e di degenza per pazienti Covid-19 dei 18 ospedali Hub della Lombardia - spiega l'assessore Gallera - sono state completamente attivate. Pertanto, in queste strutture viene gradualmente ridotta una parte dell'attività programmata ad eccezione di quella legata alle reti oncologiche e 'tempo-dipendenti' per la cura delle gravi patologie neurologiche, cardiovascolari e dei grandi traumi”.
OSPEDALI NON HUB
“L'attività di ricovero programmato degli ospedali Non Hub viene sospesa - aggiunge l'assessore - in modo da rendere disponibili posti letto Covid per acuti e subacuti, garantendo sempre la continuità delle prestazioni urgenti e non differibili. Viene consolidato il legame fra centri Hub e non Hub anche attraverso l'attivazione di percorsi di cura e assistenza specifici con equipe multidisciplinari inter-ospedaliere”.
IRCCS MONOSPECIALISTICI
“Gli IRCCS mono specialistici dovranno garantire - sottolinea Gallera - la disponibilità ad accogliere i pazienti loro inviati dagli ospedali Hub e Non hub con caratteristiche cliniche legate alla propria competenza specialistica”.
ATTIVITA' AMBULATORIALI
“La sospensione o la riduzione delle attività non riguardano le attività ambulatoriale”, spiega l’assessore.
“La rete sanitaria lombarda - conclude Gallera - ragiona e opera in ottica di sistema, a beneficio della continuità delle cure e delle prestazioni, in una fase di emergenza e di grande necessità”.
23 ottobre 2020
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