Fumagalli (M5S) contro il Gruppo San Donato: “Su 6.306 dipendenti solo 176 medici specialisti”
Il capogruppo M5S in Consiglio regionale punta il dito contro le condizioni contrattuali offerte ai medici nel noto Gruppo della sanità privata regionale. “Dal bilancio dell’Ospedale San Donato del 2018 pare che su 780 dipendenti ci sia solo un medico. Se guardiamo l’intero Gruppo: su 6.306 dipendenti i medici specialisti sono solo 176. Non voglio dire che questo personale è sfruttato, ma mi pare incredibile che un ospedale non abbia dei medici come dipendenti”.
01 GIU - “Se negli ultimi 8 anni oltre 9.000 medici italiani sono andati a lavorare all’estero lo dobbiamo ai tagli nella sanità pubblica e al fatto che il privato non offre contratti di lavoro stabile ai nostri medici. E i nostri medici sono i migliori al mondo”. Ad affermarlo il capogruppo M5S in Consiglio regionale
Marco Fumagalli, in una nota in cui fa il punto soprattutto sulle condizioni di lavoro nel settore privato.
“Il Gruppo San Donato - afferma Fumagalli - è il più grosso ente privato di erogazione di prestazione sanitarie della Lombardia, comprende anche il San Raffaele anche se non è chiaro perché non facciano il bilancio consolidato. Un gruppo di quasi 2 miliardi di fatturato ma a vedere i bilanci non sembra di avere di fronte un ente ospedaliero. Dal bilancio dell’Ospedale San Donato del 2018 pare che su 780 dipendenti ci sia solo un medico (leggere per credere) in quanto ‘il numero sopraindicato non corrisponde al complesso del personale impiegato nell’attività aziendale in quanto la società si avvale di medici con contratto di lavoro autonomo, in regime di collaborazione coordinata e continuativa, nonché di ricercatori e collaboratori con varie tipologie contrattuali’. Per fortuna che almeno qualche medico viene pagato con partita IVA o come collaboratore”.
"Non voglio dire - precisa il capogruppo del M5S in Regione Lombardia - che questo personale è sfruttato, ma mi pare incredibile che un ospedale non abbia dei medici come dipendenti. Da un punto di vista legale sarà tutto regolare ma la sanità non è un porto di mare e una così alta ‘variabilità’ tra i medici non lo giudico un elemento positivo e di qualità”.
“Se poi guardiamo l’intero Gruppo San Donato - prosegue - i numeri non sono molto diversi: sui 6.306 dipendenti del gruppo i medici specialisti sono solo 176 sempre con la precisazione a bilancio che gli altri medici sono con contratto di consulenza”.
“Ma per capire la ‘follia’ di un tale sistema - prosegue Fumagalli -, basta guardare i dati del San Raffaele che solo da qualche anno è nel Gruppo San Donato. Al San Raffaele abbiamo 4.265 dipendenti e ben 619 medici, una situazione completamente diversa e dovuta al fatto che il San Raffaele fino al 2012 era un Ospedale indipendente. Verrebbe da dire che il San Raffaele ha ancora una configurazione organizzativa per la cura del paziente e non per la mera realizzazione del profitto”.
“Credo - conclude il capogruppo M5S - che questi numeri rendano evidente come qualcuno si prende cura della nostra salute e altri pensano che la salute sia un modo per fare lauti guadagni. Andreste a farvi curare in un Ospedale senza medici? Io preferisco ancora essere curato dai medici che timbrano il cartellino e serenamente pensano alla mia salute e non dove saranno a lavorare la prossima settimana”.
01 giugno 2020
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