Accordo sul comparto. Fials Lombardia: “Ridare dignità alle risorse aggiuntive”
Il sindacato commenta l’accordo ed evidenzia di essere “rimasta fuori dal coro del tavolo unitariamente orientato sull’invarianza alle decurtazioni economiche consolidatesi al 2018 (in abbattimento dall’anno 2010 circa)”. Per la Fials Lombardia è “imprescindibile” riattribuire “effettivo valore e dignità” alle risorse “destinate al personale chiamato a garantire progettualità specifiche i cui oneri ricadono quasi totalmente sui lavoratori tutti”.
13 MAG - “Bisogna ridare dignità alle risorse aggiuntive”; risorse “importantissime” che la Regione Lombardia “da anni rende disponibili per lo sviluppo di progetti strategici nel suo territorio” ma che diventano “sempre più esigue nel momento in cui devono essere destinate al personale della sanità pubblica lombarda (comparto e dirigenza medica, sanitaria, professionale comprese) chiamato a garantire quella riorganizzazione strutturale attraverso progettualità specifiche, i cui oneri ricadono quasi totalmente sui lavoratori tutti”. Così
Roberto Gentile, segretario generale Fials Lombardia, interviene, in una nota, in merito ai contenuti dell’accordo per il personale del comparto raggiunto in Regione negli scorsi giorni.
Gentile parla di risorse “necessariamente correlate al divenire della riforma sanitaria- socio sanitaria, riforma tanto imperfetta ma altrettanto indispensabile per garantire continuità al servizio sanitario regionale”. Risorse dedicate a “quei lavoratori pubblici che, negli anni, hanno dovuto convivere con gli effetti di drastiche politiche di ridimensionamento numerico e di limitazioni del loro trattamento accessorio, in contesti organizzativi sempre più complessi, anche per le maggiori responsabilità loro attribuite (naturalmente a parità di retribuzione rimasta pressoché invariata del 2009). Quindi elevato rendimento e produttività qualificata con minor impiego di personale e ridotte risorse disponibili”.
“Concretezza della realtà – prosegue il sindacalista della Fials nella nota - che a quanto pare è ragione d'essere e giustificazione al soprassedere di tanti, e che non conviene affrontare con quella obiettività con la quale si ragiona sulle risorse aggiuntive regionali. Risorse proprie di Regione Lombardia, prodotte al suo interno, ma ricondotte negli angusti spazi degli asfittici equilibri della finanza pubblica ed ai rigidi controlli della magistratura contabile (quantomeno come riferito ai tavoli sindacali)”.
Gentile osserva quindi come “anche per l’anno 2019 Fials Regione Lombardia è rimasta fuori dal coro del tavolo sindacale del comparto sanità pubblica, unitariamente orientato nella condivisione dell’invarianza alle decurtazioni economiche consolidatesi al 2018 (in abbattimento dall’anno 2010 circa)”.
“Avremmo compreso e certamente apprezzato - ribadisce il Segretario -, una proposta migliorativa, un piccolo segnale, sinonimo di tregua alla “decrescita felice”, che appare agli occhi di tanti come un viaggio di sola andata senza ritorno”.
Per FIALS Regione Lombardia diventa “imprescindibile riattribuire effettivo valore e dignità alle risorse dell’orgogliosa Regione più ricca e produttiva d’Italia; quella che fa’ meno sprechi; grande come uno Stato, con un Pil di 370 miliardi annui, che trasferisce allo Stato centrale 54 miliardi l’anno. Il sistema va rivisto, ridiamo dignità ai nostri lavoratori e alle loro famiglie, rendiamoli orgogliosi di lavorare in questa terra affinchè anch’essa si valorizzi con quella eccellenza che le appartiene”.
13 maggio 2019
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