Neonati deceduti a Brescia. Gallera: “Commissione inchiesta conferma che i casi non sono correlati fra loro”
Queste le conclusioni sottoscritte dalla Commissione di verifica regionale istituita dal direttore generale dell'Ats di Brescia, su mandato della Regione per fare luce sui decessi avvenuti a inizio anno nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale dei Bambini dell'Asst Spedali Civili di Brescia. L'assessore al Welfare Gallera: "Dall'analisi emerge in modo evidente che l'iter diagnostico terapeutico messo in atto sia stato corretto e adeguato".
12 FEB - Una tragica "sequenza di eventi che non ha carattere epidemico, ma si configura come una successione di casi sporadici non correlati fra loro ni dal punto di vista clinico né da quello epidemiologico". Sono queste le conclusioni sottoscritte dalla Commissione di verifica regionale istituita dal direttore generale dell'Ats di Brescia,
Claudio Sileo, su mandato della Regione Lombardia per fare luce sui decessi avvenuti a inizio anno nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale dei Bambini dell'Asst Spedali Civili di Brescia.
A darne notizia è l'assessore regionale al Welfare,
Giulio Gallera, illustrando l'esito delle "accurate e approfondite analisi degli esperti". Una documentazione, questa, che sarà trasmessa all'Autorità Giudiziaria nell'ottica di una positiva e trasparente collaborazione. "Ci siamo trovati di fronte a questi drammatici eventi - ha spiegato Gallera - e il mio pensiero è stato da subito rivolto alle famiglie dei bambini nati prematuri o con patologie gravi congenite, e purtroppo deceduti. Era tuttavia necessario fare chiarezza e valutare la situazione con un team specializzato e multi professionale. I commissari hanno acquisito le cartelle cliniche e tutta la documentazione necessaria. Dall'analisi emerge in modo evidente che l'iter diagnostico terapeutico messo in atto sia stato corretto e adeguato. Questo conferma la validià e le capacità d'azione anche di fronte all'emergenza dei professionisti e degli operatori dell'Asst di Brescia".
Sempre scelte diagnostiche appropriate. "In particolare, la Commissione ha evidenziato - ha commentato Claudio Sileo - che ogni qualvolta i neonati
prematuri hanno presentato segni o sintomi suggestivi di mutamento del quadro clinico sono state adottate scelte diagnostiche e terapeutiche appropriate e tempestive". L'esame delle procedure ha sancito la "consolidata attitudine al monitoraggio degli indicatori correlato alle pratiche igienico assistenziali".
I commissari hanno poi sottolineato che "di tutti i decessi infantili nel primo anno di vita, il 75% delle morti avviene in epoca neonatale prevalentemente a causa di prematurità e anomalie congenite". Le analisi degli esperti sono state altresl contestualizzate in un quadro statistico internazionale, la cui letteratura evidenzia l'alto tasso di mortalià per i nati prematuri sotto la 27 esima settimana.
Non abbassare la guardia. "Un indice - ha aggiunto Gallera - che ha portato al 35% dei decessi per i nati alla 26esima settimana nel 2018 e al 50% l'anno precedente. Abbiamo letto con attenzione la relazione conclusiva della Commissione e, benché non abbia evidenziato anomalie procedurali da
parte dei professionisti di Brescia, non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Continueremo ad investire nell'innovazione e nella formazione
degli operatori affinchi in ogni ospedale e in qualsiasi situazione, ogni paziente anche in circostanze estreme, possa contare su una speranza in più".
La Commissione d'inchiesta. A seguito dei tre decessi in pochi giorni avvenuti nel Reparto di Terapia Intensiva Neonatale all'Ospedale dei Bambini, Regione Lombardia il 7 gennaio ha incaricato l'Agenzia di Tutela della Salute di Brescia di istituire una commissione specifica. Il team h composto da:
AnnaMaria Indelicato, direttore socio sanitario dell'ATS di Brescia;
Pietro Barbieri, risk manager Asst Grande Ospedale Metropolitano 'Niguarda' Milano;
Domenico Castaldo, direttore Uoc Medicina Legale Asst Ovest Milanese;
Claudio Francesco Farina, direttore Uoc Microbiologia e Virologia Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo;
Giovanna Mangili, direttore Patologia Neonatale Asst Papa Giovanni XXIII Bergamo;
Paolo Viganr, direttore Uoc Malattie Infettive Asst Ovest Milanese.
12 febbraio 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lombardia