FIMP Lombardia: “Equivalenza tra i due vaccini anti-pneumococco PCV non è mai stata dimostrata”
Rispetto al possibile giudizio di equivalenza tra i due vaccini pneumococcici coniugati (PCV 10 e PCV 13) attualmente disponibili sul mercato, sulla base di studi nazionali e internazionali e dei dati di sorveglianza disponibili, prove di efficacia e sicurezza, si continua a raccomandare l’utilizzo di PCV13 per l’immunizzazione infantile.
21 DIC - La Federazione italiana medici pediatri chiarisce la sua posizione sul tema della scelta tra vaccini anti-pneumococco in una lettera firmata dal segretario regionale
Rino Rosignoli e inviata all'assessore al Welfare Giulio Gallera, al direttore generale Welfare Luigi Caiazzo e alla dott.ssa Maria Gramegna dell'U.O. Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria Regione Lombardia.
"Abbiamo avuto notizia di un possibile giudizio di equivalenza tra i due vaccini pneumococcici coniugati (PCV 10 e PCV 13) attualmente disponibili sul mercato e che potrebbero, in tal caso, essere messi in concorrenza nella gara di acquisto per la profilassi prevista dai Lea.
Questa valutazione avrebbe come conseguenza che l'unico elemento discriminante in una futura gara regionale di acquisto sarebbe il prezzo di offerta.
In realtà la equivalenza tra i due vaccini non è mai stata dimostrata con certezza e lo switch dal 13 al 10 valente non sarebbe esente da rischi - spiega la Fimp Lombardia -, così come viene sottolineato in alcune recenti esperienze (caso Belgio), confermando le motivazioni espresse nella
lettera pubblicata a cura del Board del Calendario della Vita e che riassumiamo:
- Il PNPV 2017-2019 basa indiscutibilmente gli interventi di prevenzione sulle migliori evidenze di efficacia e sicurezza dando piena applicazione al ‘Calendario vaccinale per la vita 2016’ ed è diventato Livello essenziale di assistenza in Italia nel 2017.
- La disponibilità del vaccino anti-pneumococcico coniugato (PCV), prima a 7 valenze, successivamente a 13 valenze (PCV13) ha rappresentato un notevole passo avanti nella lotta contro le malattie infettive pediatriche.
"La presenza nel vaccino di più recente sviluppo e largo utilizzo dei polisaccaridi coniugati di alcuni degli pneumococchi attualmente maggiormente implicati nelle patologie pediatriche (19A, 1, 3, 5, 6A, 7) ha permesso di ottenere, immediatamente dopo l’applicazione, un’elevata efficacia verso l’85-90% circa delle forme invasive pneumococciche dell’infanzia.
Possiamo concludere che, sulla base di studi nazionali e internazionali e dei dati di sorveglianza disponibili, prove di efficacia e sicurezza, le Società scientifiche continuano a raccomandare l’utilizzo di PCV13 per l’immunizzazione infantile in ragione delle suddette considerazioni che noi condividiamo.
Siamo disponibili ad un confronto diretto per una valutazione condivisa al fine di garantire a tutti i nuovi nati in Lombardia la massima e migliore prevenzione disponibile".
21 dicembre 2018
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