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Si chiude la “Campagna Spegnila e Respira”. Farmacie in prima linea per la lotta al tabagismo

La terza edizione della Campagna, promossa da Federfarma Milano con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, la Fondazione Muralti e Adakta, si è concentrata quest’anno su uno screening di popolazione che ha coinvolto, dal 23 al 28 aprile 2018, le farmacie di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Mandelli (Fofi): “Dimostrare il valore della partecipazione del farmacista all’azione complessiva per la tutela della salute”

28 MAG - Valutare il grado di dipendenza da nicotina e l’impatto della broncopneumopatia cronica ostruttiva sui fumatori lombardi per sensibilizzarli sul loro stato di salute
 
Si conclude oggi la tersa edizione della Campagna “Campagna Spegnila e Respira” promossa da Federfarma Milano con la collaborazione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, della Fondazione Muralti e Adakta che quest’anno si è concentrata su uno screening di popolazione, che ha coinvolto, dal 23 al 28 aprile 2018, le farmacie di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
 
“In pochi giorni sono stati compilati 1322 questionari da 689 donne e 633 uomini, di cui 986 fumatori, 252 ex fumatori e 84 non fumatori – ha detto Roberto Boffi, Responsabile della Pneumologia e del Centro Antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – sono numeri importanti perché manifestano una chiara volontà dei cittadini lombardi di partecipare alle attività di prevenzione, uno degli strumenti più efficaci per combattere il tabagismo, che è il principale fattore di rischio per l’insorgenza dei tumori, e non solo di quelli polmonari. Il fumo è una schiavitù dannosa che non dovrebbe mai avere inizio”.
 
Per valutare lo stato di salute dei fumatori lombardi, sono stati utilizzati due questionari: il test di Fagerström - sviluppato dallo scienziato svedese Karl Fagerström, che ha consentito di valutare il grado di dipendenza da nicotina -  e il CAT, COPD Assessment Test, che ha permesso di valutare l’impatto della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO, ma COPD in inglese) sullo stato di salute del paziente.
 
Dalle risposte è emerso che, tra i 986 fumatori partecipanti, 560 hanno una dipendenza moderata da nicotina, 303 una dipendenza alta; per quanto riguarda il CAT, quasi la metà dei pazienti (469) è stata indirizzata verso i Medici di Medicina Generale, perché il valore finale del test indicava una sospetta BPCO da diagnosticare attraverso spirometria e una visita più approfondita.
 
“La lotta al fumo è una priorità di Regione Lombardia – ha dichiarato Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia – ecco perché abbiamo sostenuto questa campagna finalizzata alla sensibilizzazione sullo stato di salute dei fumatori. Un’iniziativa e una collaborazione importante con l’Istituto dei Tumori e la rete delle farmacie lombarde che si inserisce nel piano già in atto da tempo nella nostra regione per la promozione di stili di vita favorevoli alla salute e la prevenzione dei fattori di rischio comportamentali di malattie cronico-degenerative legate al tabagismo”.
 
“Il primo passo per smettere di fumare è essere consapevoli dei danni che le sigarette provocano alla salute. Di qui l’impegno delle farmacie lombarde, che ancora una volta si sono rivelate interlocutrici privilegiate dei cittadini sul territorio. Rendendo disponibili i test, e indirizzando i fumatori, a seconda dei risultati, ai medici di medicina generale e ai Centri Antifumo, le nostre farmacie hanno dato vita al consueto ‘gioco di squadra’ che caratterizza la sanità territoriale lombarda”, ha detto Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia.
 
La presentazione ha coinciso con i 15 anni dall’entrata in vigore della Legge Sirchia che ha sancito il divieto di fumare nei luoghi pubblici. Un intervento legislativo che, da solo, ha garanti in pochi mesi un calo del 20% dei fumatori in Italia.
 
“Chiedo insistentemente alle Autorità preposte di intensificare i controlli nei locali aperti al pubblico e nei luoghi di lavoro – ha dichiarato l’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia ¬– Ritengo che questo semplice provvedimento possa dar vita ad un utile miglioramento del contrasto al consumo di tabacco che deve essere considerato un inaccettabile attentato alla salute pubblica”.
 
Un appello, che è stato raccolto immediatamente dal Presidente della Fofi, l’Onorevole Andrea Mandelli: “La Legge Sirchia è stata un eccellente provvedimento, che come tutti gli interventi positivi vanno ripresi nel tempo, ampliati nella loro portata e difesi. Quanto dice il professor Sirchia è un dato incontrovertibile: occorrono più controlli, un più forte impegno sull’educazione sanitaria e un allargamento delle aree che devono diventare smoke free. A tutti è capitato, uscendo da un luogo pubblico di dover camminare in apnea: fuori da un aeroporto, da una stazione, da un ufficio pubblico. È venuto il momento che il legislatore riconsideri la materia ed estenda i divieti”.
 
Mandelli ha inoltre sottolineato il ruolo delle farmacie: “Da tempo alle farmacie, per esempio in Gran Bretagna e in alcuni stati degli USA, è affidato un ruolo preciso sia nell’educazione sanitaria sia nell’individuazione e nell’orientamento dei pazienti fumatori verso le diverse possibilità oggi esistenti per aiutare chi vuole smettere di fumare. Certamente non è una delle battaglie più semplici che si presentano al professionista della salute, ma è una battaglia che non possiamo non combattere. Oggi, alla vigilia dell’avvio della sperimentazione della farmacia dei servizi, grazie ai finanziamenti previsti dalla Legge di Bilancio, successivamente ampliati della Conferenza delle Regioni, abbiamo la possibilità di dimostrare anche su questo fronte strategico, il valore della partecipazione del farmacista all’azione complessiva per la tutela della salute”.
 

28 maggio 2018
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