Con un convegno sulle politiche vaccinali al via attività Accademia lombarda di sanità pubblica
Durante l'evento di apertura dell'Associazione fondata dai professori ordinari di Igiene e sanità pubblica delle Università della Regione, sono stati resi noti gli incrementi di oltre l'1% per il vaccino esavalente e molto superiori (fino al 6,1% in Puglia) per quello MPR. Il presidente Gabriele Pellissero: "Valorizzeremo le sedi accademiche, recluteremo le migliori eccellenze lombarde in questo ambito e avremo un occhio di riguardo ai giovani professionisti in formazione".
26 GEN - Le politiche vaccinali al centro del dibattito sanitario e politico. Sono iniziate ufficialmente oggi le attività scientifiche dell'Accademia Lombarda di Sanità Pubblica, Associazione fondata dai professori ordinari di Igiene e sanità pubblica delle Università della Regione. "Valorizzeremo tutte le sedi accademiche, recluteremo tra i soci le migliori eccellenze lombarde in questo ambito e avremo un occhio di riguardo ai giovani professionisti in formazione" ha sottolineato il Presidente
Gabriele Pelissero, Ordinario di Igiene a Pavia.
"Sarà un'occasione per sviluppare connessioni scientifiche tra sedi universitarie, ospedaliere e territoriali" ha aggiunto il Segretario dell'ALSP
Carlo Signorelli che ha sottolineato le valenze positive di un'Accademia nell'attuale contesto normativo dove le Società Scientifiche devono essere sottoposte a continui vincoli e controlli.
L'evento di apertura, ospitato al San Raffaele di Milano con la partecipazione dell’Assessore
Guido Gallera, è stato incentrato sulla valutazione delle politiche vaccinali e a visto la partecipazione di
Roberto Burioni (professore di microbiologia e grande influencer sui social),
Gianni Rezza (dirigente dell'ISS),
Marino Faccini (dirigente dell'ATS Città Metropolitana) e numerosi igienisti universitari lombardi come
Francesco Auxilia,
Giancarlo Cesana,
Lorenzo Mantovani,
Elisabetta Tanzi,
Elena Pariani e
Anna Odone tra i soci fondatori dell'Accademia.
Tra i dati resi noti nel corso dell’incontro, gli incrementi di oltre l'1% per il vaccino esavalente e molto superiori (fino al 6,1% in Puglia) per morbillo-rosolia-parotite (MPR). “La legge sull'estensione degli obblighi sta funzionando” hanno rilevato, dati preliminari alla mano,
Carlo Signorelli e
Anna Odone.
Gianni Rezza, epidemiologo dell'ISS intervenuto al Convegno, ha posto l'attenzione dal canto suo al rischio di un calo di tensione sulle coperture dei vaccini non obbligatori, soprattutto per l'HPV, che registra una copertura inferiore al 50% in molte regioni, e l'anti-meningite B e C. Nel corso del convegno sono stati citati i recentissimi dati sull'entità dell'esitazione vaccinale in Italia pubblicati sulla rivista Vaccine: 0,7% sarebbero i no vax categorici e ben 15,6% gli esitanti (principalmente per paura di effetti collaterali) sebbene questi ultimi si stiano lentamente adeguando alle nuove norme sugli obblighi vaccinali.
Sono quasi 5 milioni invece i colpiti dall'influenza e in Lombardia il doppio dei casi rispetto alle ultime tre stagioni.
Elisabetta Tanzi ed
Elena Pariani durante il convegno hanno presentato i dati epidemiologici che indicano la più alta concentrazione di casi nelle fasce d'età 0-4 e 5-14 anni e la più alta prevalenza del virus B in questa stagione. "Molto quindi resta da fare, anche alla luce dei risultati di una recente revisione sistematica di letteratura presentata da Lorenzo Mantovani dell'Università di Milano Bicocca, che ha evidenziato come i programmi di vaccinazione antinfluenzale siano in generale costo efficaci o, addirittura, dominanti, vale a dire contemporaneamente più efficaci e meno costosi”.
"Con un grande sforzo organizzativo i servizi vaccinali hanno ottenuto ottimi risultati in termini di coperture vaccinali anche per i vaccini consigliati e per quelli nuovi del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19". Così l'Assessore al welfare
Guido Gallera.
Marino Faccini dell'ATS Città Metropolitana di Milano ha infine presentato i primi dati delle coperture vaccinali nel 2017: esavalente +1%, MPR +1,2%, pneumococco +1,7%, meningococco C + 1%. Per i nuovi vaccini introdotti nel 2017 la prima dose del meningococco B è al 81,6% e la varicella al 45,2%.
26 gennaio 2018
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