Trasporto emodializzati. Aned riferisce criticità. Da Gallera impegno a migliorare servizi entro fine anno
L’Associazione degli emodializzati è stata audita oggi in commissione Sanità del Consiglio regionale. Per Borghetti (Pd) a creare tale situazione sono state “le nuove gare d'appalto portate avanti, secondo i criteri di Regione Lombardia, al ribasso”. L’assessore rassicura: “Abbiamo dato mandato ad Areu di mappare il territorio regionale, monitorare la situazione provincia per provincia. Entro fine anno auspichiamo di offrire un sistema più efficiente”.
13 SET - Sono stati auditi oggi in Commissione Sanità e Assistenza i rappresentanti di Aned (associaizone pazienti emodializzati) Lombardia in merito alla situazione del servizio trasporto presso gli ospedali lombardi per i pazienti emodializzati sottoposti a frequenti trattamenti di dialisi. Numerose le criticità portate all’attenzione dei consiglieri regionali da parte dell'associazione: dall’inadeguatezza dei vettori, alla mancanza di aria condizionata, dal cattivo stato di manutenzione degli stessi alla presenza di autisti anziani con una guida non sempre sicura.
I rappresentanti dei pazienti emodializzati, in particolare, hanno portato all’attenzione della Commissione un decalogo di requisiti minimi a cui il trasporto dovrebbe, a loro avviso, conformarsi, dalle caratteristiche dei mezzi ai criteri qualitativi di erogazione del servizio.
“Siamo fermamente intenzionati ad approfondire le istanze esposte in Commissione e che interessano migliaia di cittadini lombardi – spiega il presidente
Fabio Rolfi – A breve ci confronteremo anche con Areu e Dg Welfare. Il nostro obiettivo è garantire dignità ai cittadini dializzati e un servizio di trasporto di qualità, con mezzi e personale adeguati. Per queste ragioni la nostra commissione intende continuare a mantenere alta l’attenzione sul tema raccogliendo le segnalazione di disservizi del territorio”.
In Lombardia, è emerso nel corso dell’audizione, i cittadini dializzati sono circa 7500, 3000 quelli che sono stati sottoposti a trapianto di rene. La spesa sostenuta dal Servizio sanitario regionale per un paziente in dialisi, senza considerare ricoveri, complicanze e farmaci, si aggira intorno ai 30.000-35.000 euro all'anno per paziente.
Le linee guida riguardano la presa in carico, il rapporto convenzionale con le Aziende sanitarie, le certificazioni dei medici nefrologi, l’utilizzo dei mezzi di trasporto e i criteri per la guida, i rimborsi per i pazienti autonomi, i monitoraggi sul personale preposto, la pubblicazione di un rapporto annuale a livello regionale, le verifiche da parte delle Regioni sull’adeguatezza e l’andamento dei servizi.
L’assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha assicurato l’impegno della regione a migliorare i servizi. “Lo scorso luglio ho incontrato le associazioni che si occupano del trasporto delle persone dializzate per ascoltare quali sono le principali criticità che lamentano. Ci siamo attivati immediatamente e abbiamo dato mandato ad Areu di mappare il territorio regionale, monitorare la situazione provincia per provincia e di evidenziarci le criticità. Entro fine anno auspichiamo di offrire un sistema più efficiente”, ha detto in una nota diffusa a termine della seduta in commissione.
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Regione Lombardia - ha spiegato Gallera – è molto attenta alle necessità di chi soffre di patologie nefropatiche e deve sottoporsi a cicli continui di dialisi. Terapie molto delicate che talvolta possono rendere difficili anche gli spostamenti. Abbiamo già avviato con Areu e in collaborazione con le Asst i centri dialisi, tenendo presenti le proposte di Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto), una rilevazione puntuale delle modalità di svolgimento del servizio di trasporto dei pazienti in dialisi nei diversi territori e delle eventuali disfunzioni presenti”.
“Areu - ha sottolineato l'assessore - avrà il compito di sovraintendere all'organizzazione del trasporto che prevede la selezione di vettori di qualità. Avrà, inoltre, il compito di controllare che il servizio venga svolto in maniera adeguata e attenta alle necessità dei malati emodializzati, anche con sistemi innovativi come la geolocalizzazione. Quello che abbiamo messo in campo è lo stesso metodo Areu che ha portato in pochissimo tempo il servizio 118 e la gestione dell'emergenza-urgenza in Lombardia a standard di altissimo livello. Auspichiamo, entro fine anno, di offrire un servizio di trasporto dializzati più efficiente”.
Sulla quesitone è intervenuto, con una nota, anche il consigliere Pd Carlo Borghetti. Per Borghetti la situazione di criticità si è creata “a seguito delle nuove gare d'appalto portate avanti, secondo i criteri di Regione Lombardia, al ribasso”. Per Borghetti “vanno rivisti i bandi e i criteri per garantire la qualità e l'efficienza del servizio, che va considerato parte integrante del sistema sociosanitario lombardo: non è possibile che per una terapia che dura mediamente 4 ore il paziente debba restare fuori casa tutto il giorno in condizioni di fragilità, in attesa che il vettore torni disponibile. Continueremo a sollecitare la Giunta regionale affinché si arrivi al più presto ad una risposta concreta a questo problema”.
13 settembre 2017
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