Anziani. A Milano un punto di primo intervento per “codici d’argento”
Via libera della Giunta al progetto sperimentale che prevede il trasferimento al Pio Albergo Trivulzio degli anziani che si recano al Pronto Soccorso del Fatebenefratelli per eventi acuti legati a patologie respiratorie o cardiologiche o affetti da demenza, o che in seguito agli accertamenti non possono essere mandati a casa ma per i quali non è neppure appropriato iln ricovero. Gallera: “Si concretizza la nostra riforma sanitaria”.
21 APR - “Gli anziani e grandi anziani che si recheranno al Pronto Soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano per eventi acuti legati a patologie respiratorie o cardiologiche o affetti da demenza, quelli che possiamo definire ‘codici argentò, ovvero che in seguito agli accertamenti non possono essere dimessi verso casa, ma per i quali non è neppure appropriato un ricovero ospedaliero, saranno trasferiti al Pio Albergo Trivulzio”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia
Giulio Gallera annunciando, in una nota, la delibera, approvata in Giunta, su sua proposta, che prevede la realizzazione di un progetto sperimentale di Punto di Primo Intervento geriatriaco, frutto di una collaborazione tra l’Azienda di Servizi alla Persona ‘Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio’ (ASP PAT) e l’Azienda Socio Sanitario Territoriale Fatebenefratelli Sacco (ASST FBF-Sacco).
“La collaborazione tra ASST Fatebenefratelli-Sacco e l’ASP PAT - ha sottolineato l’assessore- è la concretizzazione della nostra riforma che determinando una riorganizzazione della presa in carico completa e complessiva, dispone di attivare modalità innovative, attraverso l’integrazione e il raccordo tra le diverse competenze professionali sanitarie, sociosanitarie e sociali, in ambito ospedaliero e territoriale”.
“Il progetto sperimentale - ha spiegato -, per il quale abbiamo investito risorse pari a 490.000 euro, prevede la realizzazione di una innovativa unità di ricovero presso la Struttura Bezzi dell’ASP PAT attraverso la riconversione di 10 posti letto oggi destinati alla RSA, in posti letto di riabilitazione geriatrica. PAT e ASST FBF-Sacco in sinergia e stretta collaborazione, saranno corresponsabili nella definizione e strutturazione dei criteri di accesso, delle modalità di assistenza e dei servizi offerti”.
“Inizialmente - ha aggiunto – sono previste due tipologie di intervento: l’osservazione geriatrica breve che prevede una permanenza massima di 48/72 ore; il monitoraggio e stabilizzazione clinico funzionale per la quale è previsto il ricovero per un massimo di 7/10 giorni”.
“Con questa iniziativa – ha rimarcato il titolare regionale in materia di Sanità – Regione Lombardia intende da un lato proseguire nel percorso intrapreso per garantire la corretta presa in carico della fragilità nell’età anziana, obiettivo della legge di evoluzione del sistema sociosanitario, dall’altro alleggerire le permanenze in PS e i ricoveri inappropriati”.
“Grazie a una lunga esperienza nella presa in carico del paziente fragile e anziano - ha concluso Gallera- l’ASP PAT ha consolidato nel tempo un’articolata rete di servizi sociosanitari: da RSA a Cure Intermedie e ADI e RSA Aperta. È, infatti, in grado di offrire un’ampia gamma di prestazioni sanitarie specialistiche (visite e diagnostica) e garantisce assistenza medica e infermieristica h24 per tutti i giorni dell’anno”.
Nella équipe del nuovo Punto di Primo Intervento geriatrico sono previsti: un geriatra (svolge le funzioni di care manager e garantisce il coordinamento della UdO); altri medici specialisti (es. cardiologo, pneumologo, endocrinologo/diabetologo, fisiatra); professionisti sanitari infermieri, della riabilitazione e dell’area tecnico assistenziale; un operatore socio-sanitario; un operatore geriatrico.
Il progetto ha carattere sperimentale. È previsto da parte dell’Ats Città Metropolitana di Milano un monitoraggio in merito all’andamento della sperimentazione e sui risultati raggiunti. Nel corso della sperimentazione sarà possibile verificare gli strumenti di selezione, il percorso di gestione del paziente, i requisiti strutturali e organizzativi più idonei, nonché la misurazione dei costi e la conseguente tariffazione.
21 aprile 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lombardia