ICT in Ospedale, risparmi fino a 350 milioni l’anno per le strutture e di 4,9 miliardi per i cittadini
La sola cartella clinica elettronica permetterebbe di risparmiare 1,6 miliardi all’anno. Questi i numeri presentati all’ospedale di Vimercate, in occasione del convegno Smart Hospital 2.0 promosso dall'Ao di Desio e Vimercate e l’Istituto Internazionale di Telemedicina.
29 MAG - “Il ricorso alle tecnologie informatiche sta assumendo sempre più un ruolo strategico per la realizzazione di nuovi modelli organizzativi nell’ambito dei sistemi sanitari regionali e nazionali. Nello scenario evolutivo dei sistema sanitari, la completa digitalizzazione delle strutture ospedaliere rappresenta un elemento imprescindibile sia per supportare le attività specialistiche di diagnosi e cura, sia per garantire una maggiore continuità tra le attività ospedaliere e quelle territoriali”. Ed è per confrontarsi su questi temi e presentare le migliori novità già i funzione che l’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate e l’Istituto Internazionale di Telemedicina, in collaborazione con Intersystems e la Facoltà di Informatica dell’Università Bicocca di Milano, hanno promosso il workshop ‘Smart Hospital 2.0’, Esperienze e Applicazioni a confronto, dedicato all’ICT in Ospedale e in corso all’ospedale di Vimercate.
“La digitalizzazione – fanno notare inoltre gli organizzatori - comporta benefici economici evidenti e misurabili. Ad esempio, la completa diffusione della cartella clinica elettronica in Italia consentirebbe di razionalizzare le attività degli operatori sanitari e di annullare i costi di stampa e di gestione del cartaceo, consentendo di risparmiare fino a 1,6 miliardi di euro l'anno. Mentre un'offerta completa di servizi digitali agli utenti (come il download dei referti via web, la prenotazione online di esami e visite) permetterebbe un risparmio fino a 350 milioni di euro all'anno alle strutture sanitarie, e ben 4,9 miliardi di euro l'anno ai cittadini”.
Tra le esperienze illustrate al convegno, particolare attenzione è stata riservata al ‘caso’ della Città della Salute della Scienza di Torino, presidio Molinette, l’Azienda Ospedaliero Universitaria costituita nel 2012 dall’unione di quattro grandi Ospedali del Piemonte: Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e CTO, diventando il più grande ospedale italiano e uno dei maggiori Ospedali Universitari Europei, che garantisce circa 2.312 posti letto accreditati e oltre 191.600 accessi al pronto soccorso. “Proprio per la complessità della sua struttura, - ha spiegato il
Direttore della Struttura Complessa Medicina d’Urgenza CDSS, Corrado Moiraghi - lo scorso ottobre 2014, l’AOU ha deciso di dotarsi di un’unica e coesa piattaforma informatica per la gestione clinica e del percorso del paziente (utilizzata da oltre 11mila utenti, prevalentemente clinici), attraverso la soluzione TrakCare di InterSystems – azienda leader nella produzione di software per la Sanità in rete. Una svolta storica se si conta che prima di allora i presidi parlavano quattro lingue diverse: grazie alla piattaforma TrakCare di InterSystems potranno ora dialogare virtualmente con benefici immediati sia per il paziente, sia per gli operatori sanitari”.
In una prima fase, durata circa sei mesi, sono state immesse nel sistema tutte le informazioni ancora su carta. L’AOU condivide oggi un dossier unificato dei pazienti e un sistema unico per la gestione delle Emergenze e Urgenze. Passo successivo, l’omogeneizzazione di tutte le attività in regime di urgenza e radiologiche, che garantisce, oltre ad una riduzione significativa dei costi per la stampa delle pellicole, dell’archiviazione e dello smaltimento, anche la diminuzione dei rischi correlati allo spostamento del paziente. I quattro pronto soccorsi diventano così un unico grande pronto soccorso virtuale, dove è possibile omologare i protocolli e controllare tempi d’attesa, qualità del servizio e tempi di ricovero.
“Ma non solo: il processo di informatizzazione porterà anche a smaltire con più facilità la prenotazione delle visite e favorirà la diffusione delle ricette dematerializzate, in sostituzione delle vecchie impegnative rosse”.
Quali i prossimi passi? Il progetto, che ha una durata di 30 mesi, prevede l’unificazione di Ricoveri, Ostetricia e Nuovi nati; seguiti da Ambulatori e Blocco operatorio.
La Città della Salute è la prima azienda ospedaliera torinese a mettere in rete le proprie strutture. La speranza è che questa best practice possa diventare un modello per altre aziende ospedaliere italiane.
29 maggio 2015
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