Air MG Lombardia. Smi: “Firmato, ma non risponde a tutte le esigenze dei medici”
“Volevamo sburocratizzare, semplificare l’attività quotidiana del lavoro dei medici di medicina generale”, spiega il segretario regionale Enzo Scafuro, che precisa come, comunque, con l’Air siano state affrontate alcune criticità e poste le basi per il prossimo Accordo. “Senza risorse – sottolinea Scafuro - si blocca qualsiasi processo evolutivo di mezzi, strumenti e personale”.
03 OTT - “Firmato l’Air per la medicina generale in Lombardia per l'anno 2024 ma avremmo voluto dare una svolta decisiva sul futuro della medicina territoriale, cercando di trovare delle strategie per fidelizzare la classe medica e rendere più appetibile lavorare in Regione Lombardia”. Lo dichiara
Enzo Scafuro, segretario regionale Lombardia dello Smi, nella nota che motiva la sottoscrizione dell’Air.
“Volevamo sburocratizzare – spiega il sindacalista -, semplificare l’attività quotidiana del lavoro dei medici di medicina generale, sempre più accerchiati da un sistema informatico inefficiente e da pazienti assetati di cure e di pronte richieste sanitarie alle quali il sistema deve rispondere organizzandosi per tempo. Certamente l'Air che abbiamo firmato, con atto di estrema sensibilità, non risponde a tutto questo, anche se sono state poste le basi, grazie al lavoro portato avanti dalla Parte Pubblica nel migliorare i contatti e l’attenzione con le organizzazioni sindacali, per la stesura del prossimo Air”.
“Sono state affrontate – spiega Scafuro - alcune criticità del momento (governo clinico, vaccinazioni, personale di studio, forme associative avanzate) ma rimangono ben poche le Risorse Aggiuntive Regionali (RAR) messe a disposizione. Senza risorse, infatti, si blocca qualsiasi processo evolutivo di mezzi, strumenti e personale. Per il prossimo AIR e prima di iniziare qualsiasi trattativa occorre conoscere, verificandone le fonti, le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione Lombardia, così come del resto ci è stato assicurato dalla Parte Pubblica. Vigileremo, infine, per creare le condizioni affinché la professione del medico di medicina generale diventi, nella nostra regione, sempre più attrattiva per le giovani generazioni”.
03 ottobre 2024
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