A Milano solo sei procedimenti penali contro i medici nel 2023
Per l’Omceo di Milano effetti postivi dalla Legge Gelli, “che ha ‘cambiato le carte in tavola’ della colpa medica”, e dalle “maggiori conoscenze ed expertise della classe medica che hanno ridotto l’errore umano”. L’Omceo ha incontrato il Presidente del Tribunale, con obiettivo di “definire ‘alleanze’ culturali per tutelare i professionisti dal rischio di procedimenti penali e per ri-coinvolgere gli esperti a lavorare con i giudici in qualità di Consulenti Tecnici di Ufficio”.
12 APR - “I procedimenti penali per responsabilità medica” a Milano “sono pressoché scomparsi in 5 anni: solo 5 contenziosi nel 2021 e 6 nel 2022 e nel 2023, comprendendo anche lesioni e omicidi colposi. Una diminuzione confermata dal fatto che le sentenze - riferite a contenziosi degli anni precedenti - nel 2022 sono state 147, nel 2023 sono state 129”. A offrire il dato è una nota l’Ordine dei medici di Milano (Omceo) di Milano, secondo il quale a determinare questo calo hanno contribuito due fattori: “Da un lato maggiori conoscenze ed expertise della classe medica che hanno ridotto l’errore umano, dall’altro l’approvazione a legge Gelli-Bianco che ha ‘cambiato le carte in tavola’ della colpa medica”.
Le nuove disposizioni prevedono, infatti, che essa sia caratterizzata da imperizia, possibile solo in casi eccezionali secondo quando definito dalle linee guida nazionali validate dalla comunità scientifica, rendendo più plausibili casi di negligenza o di superficialità dell’intervento. Una scelta che tutela il medico dal rischio di incorrere in importanti contenziosi penali, con una esposizione invece in ambito civile.
I dati sono stati presentati stamattina dal Presidente del Tribunale di Milano,
Fabio Roia, nella sua visita ufficiale all’Ordine Provinciale dei Medici e Odontoiatri di Milano, terza solo dopo quella all’Ordine degli Avvocati e all’Ordine Commercialisti, a siglare un podio ideale delle collaborazioni strategiche tra giustizia e professioni.
L’obiettivo, spiega infatti l’Omceo, è “aprire un dialogo su tematiche di interesse comune, come la definizione dei profili e accordi di collaborazione e alleanze finalizzate anche a riportare valenti esperti a ri-collaborare con i giudici in qualità di Consulenti Tecnici di Ufficio. Una ‘expertise’ spesso difficile da ottenere non solo perché condotta a titolo gratuito, ma anche perché impone al consulente di esprimere un giudizio sull’operato di altri colleghi. Tutto questo purtroppo a danno della qualità delle risposte dei procedimenti in atto”. Aspetti su cui il Tribunale si impegna a lavorare, definendo ad esempio turnazioni tra gli esperti inclusi negli elenchi nazionali o favorendo l’ingresso, con condizioni più favorevoli di nuovi giovani professionisti.
“A fonte della enorme riduzione dei procedimenti penali registrati dopo l’introduzione della normativa Gelli-Bianco è intenzione del Tribunale di Milano – dichiara
Fabio Roia, nuovo presidente insediatosi lo scorso 12 febbraio – proseguire sulla linea di tutela della classe medica, arrivando a dialogare con l’Ordine su tematiche di interesse comune, tenuto conto delle necessità di mutuo aiuto. Occorre motivare i migliori specialisti a (tornare a) lavorare per il Giudice. Nonostante i consulenti siano oggi molti, raccolti in un elenco nazionale a fronte di un albo che invece resterà sempre locale, è necessario incentivarne il lavoro, ad esempio prevedendo delle turnazioni, favorendo e mantenendo un rapporto fiduciario con esperti già noti e apprezzati dai giudici e in parallelo strutturando una sorta di tutorato per avvicinare giovani medici legali o giovane professionista a questo settore in affiancamento a colleghi più esperti, sul modello di quanto già impostato con l’Ordine dei Commercialisti in ambito di amministrazioni giudiziarie. Ricordo infine – conclude il dr. Roia – che la medicina legale lavora a stretto contatto con l’Osservatorio, un organismo costituito a Milano, composto da avvocati, giudici, medici ed altre figure professionali che si occupano anche di quantificare il danno dovuto a malpratica sanitaria o ad altra causa, e importante riferimento in ambito di attività di consulenze”.
“Siamo molto onorati che il Presidente Roia abbia deciso di fare visita al nostro Ordine – dichiara
Roberto Carlo Rossi, Presidente OMCeOMi – mostrando grande considerazione e sensibilità nei riguardi delle problematiche di responsabilità civile e penale che coinvolgono i professionisti medici e odontoiatrici, finalizzando una sorta di ‘alleanza’ di carattere culturale e adeguate iniziative da introdurre su questo fronte. Siamo al fianco del Presidente condividendo non solo la necessità di arrivare ad alleggerire la legge e i contesti che coinvolgono un medico in problematiche medico-legali, ma anche di definire (ri)soluzione su questioni all’ordine del giorno, tra queste un allineamento e rivisitazione delle attuali remunerazioni, inadeguate per i nostri professionisti. Orgogliosi della visita del Presidente Roia, rinnoviamo la disponibilità dell’Ordine ad affiancare il Tribunale di Milano, in ogni attività e iniziativa in cui il nostro operato e contributo possano essere di utilità”.
12 aprile 2024
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lombardia