Lombardia. Bertolaso presenta il nuovo Piano socio sanitario regionale a porte chiuse. Opposizioni critiche: “Nessun dato, nessuna cifra, nessuna tempistica, solo slogan”
Ai consiglieri ed addetti ai lavori sarebbero state mostrate alcune slide e un documento di circa 60 pagine. Da Bertolaso e Regione nessuna comunicazione. Per il Pd “sorprende negativamente la rimozione anche pubblica di due enormi questioni: la situazione delle liste d’attesa” e “il tema del rapporto tra sanità pubblica e sanità privata”, oltre ad esserci “enormi ‘buchi’”, dall’Adi alla salute mentale. Di Marco (M5S): “Presentazione oltre le peggiori aspettative: il nulla”. LE SLIDE
10 NOV - Sarebbe pronto il piano socio-sanitario della Lombardia. O almeno la bozza. L’assessore al Welfare
, Guido Bertolaso, ha convocato stamani, a porte chiuse, consiglieri e stakeholder per presentarlo, ma lasciando completamente insoddisfatte le Opposizioni, a partire dal fatto che, a quanto appreso, nel corso dell’incontro Bertolaso si sarebbe limitato a presentare alcune slide e a mostrare un documento di una sessantina di pagine, che tuttavia non è stato consegnato agli stakeholder. I consiglieri di opposizione invocano un confronto, anche alla luce della presentazione, che ha lasciato fortemente insoddisfatti.
“Siamo di fronte a un documento un po' misterioso, che meriterebbe un confronto pubblico più forte, lo dico quasi a difesa dell'assessore Bertolaso, i cui sforzi generosi spesso pare vengano ignorati dal complesso della squadra della destra o per usare le parole odierne dell'assessore, dal complesso dell'orchestra”, commenta il capogruppo del Pd,
Pierfrancesco Majorino.“Nel merito – aggiunge -, in attesa di poter valutare qualcosa in più che delle slides e volendo portare un contributo assolutamente costruttivo, devo dire che sorprende negativamente la rimozione anche pubblica di due enormi questioni: la situazione delle liste d’attesa, rispetto a cui pare esserci un eccesso di colpevolizzazione nei confronti dei cittadini, e il tema del rapporto tra sanità pubblica e sanità privata, che rappresenta un nodo organizzativo centrale. Tale aspetto viene eluso ancora una volta, a riprova del fatto che per la destra non rappresenti in alcun modo un problema da affrontare con nuove regole d'ingaggio”.
Esistono inoltre, per Majorino, “enormi ‘buchi’, ne cito due. Il primo è rappresentato dalla necessità di dare vita a un piano ambizioso di rilancio dell'assistenza domiciliare, questione oggi davvero obbligata ed essenziale. Il secondo, che ci preoccupa particolarmente, riguarda lo stato dei servizi e delle attività riguardanti l'ambito della salute mentale. È una gigantesca emergenza e non vi è traccia al momento di scelte chiare”.
“L'assessore Bertolaso – conclude il capogruppo del Pd Lombardia - dice anche cose condivisibili quando evidenzia alcuni problemi, ad esempio quello di una maggiore capacità di fare ‘sistema’ ma evidentemente nella giunta di cui fa parte ci sono opinioni differenti, il risultato sembra essere molto al di sotto delle necessità. Promettiamo una battaglia propositiva delle idee nelle sedi dovute, innanzitutto il Consiglio regionale, sin qui tenuto incredibilmente fuori dalla porta della discussione. Ma dal consiglio si dovrà passare".
“Siamo molto preoccupati – prosegue Majorino - perché abbiamo di fronte una Regione assolutamente immobile per responsabilità della giunta Fontana. Di fronte al grave problema delle liste d’attesa in sanità non c’è nessun provvedimento significativo”. In una nota il Pd evidenzia anche che “dal 2015 a oggi la Regione Lombardia ha accumulato una enorme giacenza di cassa, pari a poco meno di dieci miliardi di euro. Di questi, l’87% è relativo alla sanità”. Dunque, “hanno i soldi e non li spendono” spiega il consigliere
Simone Negri. “Abbiamo chiesto conto di questo dato abnorme e ci hanno risposto che una parte di quelle risorse, della quota relativa alla sanità, verrà utilizzato per il Piano Lombardia. È davvero un fatto anomalo”. “In pratica – conclude Majorino – useranno i soldi della sanità per fare le rotonde”.
Critiche anche sul Centro unico di prenotazione regionale, “che permetterebbe di razionalizzare e tenere sotto controllo la mole di richieste e relative prestazioni” e che, promesso dall’assessore Bertolaso per il 2024, “non sarà attivo prima del 2027”. Intanto “il totale delle visite che ha rispettato i tempi della prescrizione del medico è sceso del 2% rispetto allo scorso anno, da 81% a 79%, e questo dato non tiene conto di chi si è rivolto direttamente al privato. Anche le case di comunità, come è noto, sono ad oggi perlopiù scatole vuote, incapaci di alleviare il sistema ospedaliero dalle richieste dei cittadini. Una delle conseguenze è il costante intasamento dei Pronto soccorso, come quasi ogni lombardo ha potuto sperimentare. La nostra richiesta di chiedere al Governo di incrementare il finanziamento della sanità al 7,5% è stata bocciata dal centrodestra martedì in Aula”.
Insoddisfatto anche Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale lombardo, secondo il quale “la presentazione del Piano Socio-Sanitario della Regione Lombardia è andata oltre le peggiori aspettative: il nulla. Nessun dato, nessuna cifra, nessuna tempistica. Non una parola sul rapporto pubblico-privato, né sul futuro dei nostri Pronto Soccorso. Solo slogan e riflessioni di massima, che non risolvono i giganteschi problemi che affliggono la nostra sanità territoriale. Dalle liste d’attesa infinite, alla carenza di personale, passando per la deleteria e dilagante prassi dei medici a gettone e senza dimenticare le Case della comunità fantasma. Da registrare solo l’appello al lavoro, più volte ripetuto ai Direttori generali, le cui nomine, è bene ricordarlo sono in scadenza a fine anno”.
“Dopo aver tenuto i cittadini, ed i loro rappresentanti, all’oscuro per mesi – conclude Di Marco ., ora l’Assessore Bertolaso attende una delibera entro fine anno. Il Consiglio regionale sarà chiamato invece a un grande lavoro di revisione ed eventuale correzione, perché al momento, non sono stati forniti né materiali né spunti d’analisi. Attualmente il piano è incommentabile”.
Intanto sul profillo Facebook dell'assessore è comparso un video della presentazione.
10 novembre 2023
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lombardia