Molte donne hanno la necessità di assumere farmaci in gravidanza o durante l’allattamento. Il rischio di possibili danni al feto o al lattante rappresenta motivo di ansia e preoccupazione per i genitori spesso accentuate da informazioni, tanto abbondanti quanto talvolta poco affidabili, raccolte in rete.
Con l’obiettivo di una risposta adeguata e rigorosa dal punto di vista scientifico nasce il “Servizio di Consulenza per Farmaci e sostanze tossiche in Gravidanza e Allattamento” presso il Centro Antiveleni di Niguarda. Il servizio è aperto ai cittadini e agli operatori sanitari (come ad esempio medici di base, pediatri e farmacisti) ed è gestito da specialisti in farmacologia e tossicologia clinica.
Fornire una valutazione accurata del rischio e dare consigli sull’esposizione prenatale o durante l’allattamento richiede un approccio scrupoloso e specifico. “Estrema attenzione – spiega Francesco Scaglione, farmacologo e Direttore del laboratorio di Analisi chimico-cliniche – deve essere posta sulla struttura chimica, dose assunta, tempi di assunzione, settimana di gestazione, concentrazione nel latte, interazioni con altre terapie e a qualsiasi altro fattore clinico e anamnestico (patologie croniche, attività lavorativa, stile di vita ecc.). Anche l’uso/abuso di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti possono danneggiare il feto e spesso possono raggiungere il neonato attraverso l’allattamento al seno”.
I dati della letteratura scientifica dicono che il 3-5% di tutti i nati possono avere un difetto congenito ovvero non solo un’alterazione anatomica o strutturale, ma anche un difetto metabolico o funzionale (compreso il ritardo mentale) causato da una anomalia genetica o da un agente chimico, fisico o infettivo che durante la vita prenatale determina un danno permanente alla salute del nascituro. Tra i fattori esterni i farmaci determinano all’incirca l’1% di tutti i difetti congeniti.
“In gravidanza e in allattamento l’utilizzo dei farmaci non è sempre controindicato, al contrario, alcune patologie acute e soprattutto croniche, se non adeguatamente controllate, possono compromettere un buon andamento della gestazione – sottolinea Marcello Ferruzzi, specialista del Centro Antiveleni – le terapie pertanto non devono essere sospese senza aver consultato uno specialista”.
Il consulto con gli operatori del Centro antiveleni può avvenire con diverse modalità. Si può inviare un’email all’indirizzo: farmaci.gravidanza@ospedaleniguarda.it . Gli utenti che hanno inviato richieste tramite posta elettronica verranno ricontattati telefonicamente dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.30. In tale orario è inoltre possibile accedere direttamente al colloquio con lo specialista al numero 02 66101029.