Nasce in Lombardia la prima Agenzia nazionale per prevenzione e controllo malattie infettive
Avrà sede all’ospedale Sacco di Milano e potrà contare inizialmente su una squadra di 20 persone. Svilupperà piani per rispondere ad eventuali emergenze sanitarie epidemiche, della diagnosi e della cura derivanti dalla diffusione di microorganismi. Ed ancora, di ricerca di nuove strategie terapeutiche, buon utilizzo dei farmaci antibiotici e contrasto all’antibiotico-resistenza, ricerca e sviluppo di nuovi vaccini. Fontana: “Progetto di grandissima rilevanza”. LE SLIDE
06 GIU - Nasce in Lombardia la prima agenzia italiana per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive. Questa nuova struttura, che avrà sede all'Ospedale Sacco di Milano, è stata presentata in conferenza stampa dal presidente della Regione
Attilio Fontana e dalla vicepresidente e assessore al Welfare
Letizia Moratti. “E' un progetto di grandissima rilevanza - ha detto il governatore - in quanto è la prima istituita nel nostro Paese. La sua importanza e strategicità è emersa ancora di più dopo la pandemia e quindi sono ancora più felice del risultato raggiunto e che ha anche già avuto anche il 'via libera' del Governo come progetto bandiera e per il quale la Regione Lombardia ha già stanziato 85 milioni di euro. È una struttura che va a rafforzare quella grande prevalenza che la Lombardia ha nelle scienze della vita ed è un ulteriore stimolo per ricercatori, virologi e immunologi. Coinvolge tutte le branche che hanno a che fare con le malattie infettive ed è un'ulteriore testimonianza dell'attenzione che riserviamo al tema della sanità e alla prevenzione nuove epidemie".
Il presidente ha anche fatto presente che l'Agenzia collaborerà a livello europeo con il nuovo progetto Hera (Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie). In quest'ottica l'Agenzia contribuirà allo sviluppo delle politiche europee di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie e potrà beneficiare dei relativi finanziamenti europei (la Commissione Europea prevede nei prossimi anni 30 miliardi di euro su tali attività).
"Sarà operativa dall'1 ottobre - ha spiega la vicepresidente e assessore al Welfare - e potrà contare inizialmente su uno staff di 20 persone. Un'agenzia nazionale che si candida a essere una delle agenzie che collaboreranno in Europa alla definizione delle politiche per fronteggiare il tema delle malattie infettive. Tra i suoi compiti vi sarà infatti anche quello di collaborare con Hera che metterà in rete le agenzie dei paesi europei".
"La Lombardia - ha aggiunto - è leader in Italia nelle Life Sciences: un primato che, in questo modo, sarà ulteriormente rafforzato. Nella legge di potenziamento della sanità lombarda abbiamo destinato 85 milioni di euro per i prossimi anni".
Tra i compiti principali dell'Agenzia, illustra in sintesi una nota della Regione, la preparazione ad eventuali emergenze sanitarie epidemiche e relativa attività di formazione alle strutture, ricerca e monitoraggio nel campo della prevenzione, della diagnosi e della cura derivanti dalla diffusione di microorganismi. Ed ancora, ricerca di nuove strategie terapeutiche, buon utilizzo dei farmaci antibiotici e contrasto all'antibiotico-resistenza;
Ricerca e sviluppo di nuovi vaccini e, tra gli altri, attività di ricerca coerentemente con il programma di ricerca sanitaria nazionale e con gli atti di programmazione regionale in materia.
L'agenzia farà ricerca in ambito virologico (sviluppo nuove metodiche diagnostiche, genotipizzazione, sviluppo di nuovi target terapeutici, identificazione marker prognostici); immunologico (sviluppo nuove metodiche diagnostiche, sviluppo di nuovi target terapeutici, identificazione marker prognostici, monoclonali, vaccini, meccanismi patogenetici) e clinico (studi di coorte, trial clinici, validazione della ricerca elaborata in ambito viro-immunologico).
Dovrà quindi elaborare strumenti innovativi, garantire omogeneità degli strumenti IT di raccolta dati, elaborare e analizzare dati epidemiologici e sviluppare modelli matematici per il controllo e la gestione dell'andamento delle malattie infettive. E ancora, dovrà elaborare sistemi di alert epidemiologici, linee guida, protocolli e strategie di preparedness, compresa la formulazione di nuovi standard per la generazione e raccolta dati e digitalizzazione dei servizi.
Sono 7 i settori in cui è articolata l'Agenzia: prevenzione, clinica, ricerca, politica sanitaria, promozione e difesa della salute, governance e partening, e infine didattica, formazione ed educazione.
L'Agenzia sarà composta dal Consiglio di Amministrazione (5 componenti di cui 3 designati da Regione Lombardia e 1 ciascuno dal Ministero della Salute e dal Ministero dell'Università e della Ricerca); dal direttore generale; dal direttore scientifico (responsabile di tutta l'attività di ricerca, sarà individuato con selezione pubblica tra professionisti in possesso di comprovate capacità scientifiche e manageriali e sarà il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell'Agenzia) e dal Collegio sindacale.
L’Agenzia, spiega la Regione, ha visto la luce grazie al lavoro di un gruppo di professionisti divisi in aree: - Rete malattie infettive:
Andrea Gori (Policlinico-UniMi);
Giuliano Rizzardini (Ospedale Sacco)
; Paolo Grossi (Ospedale di Circolo, Varese-UnInsubria)
- Rete ricercatori esperti in immunologia e vaccinologia:
Antonio Lanzavecchia (INGM) e
Sergio Abrignani (INGM-UniMi)
- Rete medicina veterinaria interessata alla zoonosi:
Luigi Bonizzi (UniMi)
- Rete agraria interessata alla qualità della vita rispetto al cibo:
Lorenzo Morelli (UniCattolica)
- Coordinamento politiche regionali durante pandemia:
Alessandro Venturi (Fondazione IRCCS San Matteo) e
Scira Menoni (PoliMi)
- Coordinamento rimodellamento rete ospedaliera per le emergenze infettivologiche:
Antonio Pesenti (UniMi) e
Giacomo Grasselli (UniMi)
- Impatto climate change sulle Malattie Infettive:
Massimo Tavoni (PoliMi);
Renato Casagrandi (PoliMi),
Roberto Colombo (UniBicocca)
- Urban Health:
Maurizio Tira (UniBs) e
Stefano Capolongo (PoliMi)
- Economia sanitaria:
Francesco Longo (UniBocconi) e
Cristina Masella (PoliMi)
- Big Data & modeling:
Stefano Ceri (PoliMi) e
Mario Mezzanzanica (UniBicocca)
- Epidemiologia e Demografia/Statistica:
Alessia Melegaro (UniBocconi);
Giuseppe Ippolito (Spallanzani, Roma) e
Giovanni Corrao (UniBicocca)
- Organizzazione medicina territoriale:
Vittorio De Micheli (Regione Lombardia) e
Gianlorenzo Scaccabarozzi (ASST Lecco)
- Comunicazione e sviluppo di strategie di comunicazione per la prevenzione e mitigazione del rischio:
Rosaria Iardino (Fondazione The Bridge)
- Centri vaccinali:
Enrico Pazzali (Fondazione Fiera) e
Alessandro Perego (PoliMi)
- Telemedicina:
Gian Vincenzo Zuccotti (UniMi) e
Cristina Masella (PoliMi)
- Elaborazione di policy comportamentali nelle emergenze precedute da esercitazioni:
Mario Raviglione (UniMI) e
Holger Schünemann (UniMcMaster-Humanitas)
- Politica industriale delle produzioni biotech (vaccini, anticorpi monoclonali, terapie biologiche innovative) Assobiotec (Farmindustria):
Emanuele Lettieri (PoliMi)
06 giugno 2022
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