Human Technopole. Taglio del nastro per i laboratori di ricerca
Cinque mila metri quadrati a disposizione degli oltre 100 tra ricercatori e personale di supporto, provenienti da 20 paesi del mondo, che già oggi lavorano per l’Istituto di ricerca nelle scienze della vita, sono stati inaugurato oggi dal ministro Messa e dal sottosegretario Sileri
25 FEB - Tre edifici, oltre 5.000 metri quadrati di superficie, sequenziatori e macchinari di ultima generazione e 180 postazioni di lavoro per ricercatori.
Queste le caratteristiche principali dei
primi laboratori sperimentali di Human Technopole, inaugurati oggi dal ministro dell’Università e della ricerca
Maria Cristina Messa. Alla cerimonia di taglio del nastro hanno partecipato il presidente della Fondazione Human Technopole
Marco Simoni e il direttore di Human Technopole Iain Mattaj, il sottosegretario alla Salute
Pierpaolo Sileri, il sottosegretario per l'Economia e le finanze
Federico Freni, l'assessore allo sviluppo economico della Regione Lombardia
Guido Guidesi, la vicesindaco di Milano
Anna Scavuzzo e i direttori dei Centri di cui si compone l'Istituto di ricerca sulle scienze della vita.
I nuovi spazi, già in parte attivati nei mesi scorsi man mano che venivano completati, sono oggi operativi e rappresenteranno il cuore pulsante delle attività di ricerca dell’Istituto, ospitando gli oltre 100 tra ricercatori e personale di supporto di cui già dispone Human Technopole. Si tratta di professionisti di 20 nazionalità diverse, con un’età media di 35 anni. Il 60% del personale di ricerca arriva dall’estero: si tratta, infatti, sia di stranieri sia di italiani che per la maggior parte lavoreranno per la prima volta in un centro del loro paese d'origine.
Collocati nell’area adiacente a Palazzo Italia e all’Albero della Vita, i tre edifici ospitano spazi di laboratorio dei centri di biologia strutturale, genomica e neurogenomica, oltre ai microscopi all’avanguardia della Facility di Crio-microscopia elettronica e i sequenziatori di ultima genrazione della Facility di Genomica. Nei laboratori si effettueranno studi di biologia molecolare, biochimica, biofisica, biologia cellulare, genetica e genomica, tutti accomunati dall’obiettivo di Human Technopole di promuovere e contribuire al miglioramento della salute e del benessere dei cittadini, con particolare attenzione al tema dell’invecchiamento.
“Per fare buona ricerca – ha dichiarato
Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca – servono persone, multidisciplinarietà, inclusione e una casa. Ringrazio Human Technopole per come è riuscito a portare qui persone non solo scientificamente forti ma soprattutto motivate, per il clima di inclusione tra ricercatori provenienti da diverse parti del mondo, per la discussione continua che all’interno del più grande progetto MIND è possibile. Oggi dobbiamo creare e rafforzare il sistema della ricerca italiana. In questo, Human Technopole, continuando a perseguire la propria missione, può fare molto, lavorando sempre più non solo in network internazionali ma anche italiani, traendo vantaggi reciproci dalla Convenzione firmata ormai due anni fa”.
“Nonostante la pandemia, il progetto dello Human Technopole non si è mai fermato – ha sottolineato il presidente della Fondazione Human Technopole
Marco Simoni – l’inaugurazione di questa mattina è per noi un importante traguardo di cui siamo molto orgogliosi. Questi laboratori ospitano ora i primi esperimenti dei nostri scienziati, stranieri e italiani, che hanno scelto di venire a lavorare nel nostro istituto dopo importanti esperienze all'estero. Sono laboratori dotati di tecnologie di ultima generazione per la ricerca nelle scienze della vita che saranno fondamentali, insieme alle tante opportunità di formazione e di finanziamento, nell'attrarre e favorire il rientro di altri talenti. La sfida di Human Technopole e del suo ruolo nella ricerca italiana compie un nuovo passo avanti a servizio di tutto il Paese".
“Human Technopole si fonda sull’eccellenza scientifica, l’interdisciplinarietà, il rispetto dei generi, l’internazionalità e il servizio alla comunità di ricerca. Questi sono i principi che animano il nostro progetto, creare un istituto di ricerca per le scienze della vita competitivo a livello internazionale in Italia, che è oggi ancora più ambizioso per le aspettative che, a causa della pandemia, l'opinione pubblica ha verso la scienza. Fortunatamente possiamo contare sull'eccellenza dei ricercatori italiani e di quelli stranieri che hanno scelto e sceglieranno Human Technopole per sviluppare i loro progetti di ricerca" ha commentato infine
Iain Mattaj, direttore dello Human Technopole.
25 febbraio 2022
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lombardia