Covid e caos tamponi. Portale Ats in ‘crash’ da settimane. La denuncia dell’Omceo di Milano
Da due settimane l’Ordine milanese continua a ricevere decine segnalazioni di blocchi che provocano lunghe attese e code per gli assistiti. E l’incontro in Regione il problema è stato risolto solo parzialmente: “Autorizzati a stampare la richiesta, ma la situazione resta ingestibile per noi e per i pazienti”
23 DIC - “Da oltre due settimane riceviamo continue segnalazioni di medici che denunciano il malfunzionamento del portale Ats Milano per la prenotazione dei tamponi. Questo non solo crea grandi difficoltà ai medici, di tempo e di risorse, ma li rende anche ‘colpevoli’ di fronte ai pazienti, aumentando ulteriormente il contenzioso medico-paziente, già reso artatamente incandescente da alcune dichiarazioni sconsiderate dell’Assessore al Welfare. Una situazione ingestibile, che si nota dalle lunghe file davanti alle farmacie. Un incontro in Regione ha messo, positivamente, una ‘pezza’ autorizzando la richiesta del tampone con semplice foglio di ricettario o semplice e-mail del medico al paziente, ma resta il rischio che le strutture non accettino questa modalità e soprattutto fuori dai punti tampone, al freddo, si stanno formando code che durano anche molte ore. L’incontro è stato positivo anche perché sembra sia stata accettata la richiesta di utilizzare i Colleghi del Triennio di Formazione in Medicina Generale presso gli hub vaccinali”.
È quanto denuncia
Roberto Carlo Rossi, presidente dell’
Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano dopo l’incontro avvenuto martedì scorso in Regione.
“Siamo tuttavia molto preoccupati per la situazione dei tamponi ed il malfunzionamento dei sistemi informatici – sottolinea Rossi – questo avviene proprio nei giorni in cui il Governo studia, con un’ulteriore stretta per limitare la diffusione del virus e della variante Omicron, l’ipotesi di imporre il tampone per tutti i locali al chiuso, di cui scopriremo proprio oggi i contenuti esatti”.
Che aggiunge: “Il portale dell’Ats è sempre meglio di quello regionale, ma deve funzionare, soprattutto in un momento in cui diventa uno strumento essenziale per la limitazione della diffusione del virus e dopo settimane che lo segnaliamo. Il problema – prosegue Rossi – è che la rete informatica lombarda fa acqua da tutte le parti. Proprio per questa ragione è necessario investire sulla tecnologia informatica. Io stesso, che esercito tutti i giorni la professione come medico di medicina generale perdo ogni settimana ore e ore pregando che il sistema non faccia i capricci. Infine – conclude il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi di Milano – va subito potenziata la rete che esegue tamponi molecolari: con un aumento così rapido dei contagi bisogna correre subito ai ripari”.
23 dicembre 2021
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