Violenza sulle donne. Stanziati 175mila euro per contrastarla
Tra gli obiettivi della Regione c'è quello di contrastare la tendenza delle vittime a rinunciare, dopo il primo contatto, ad essere seguite dai servizi. Oggi quasi una donna su due scompare dopo la prima visita. Secondo i dati dell'apposito Osservatorio Regionale sono 2.262 le donne che si sono rivolte alle strutture antiviolenza dall'inizio del 2015.
25 NOV - In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, la Regione Liguria ha stanziato 175mila euro per finanziare le strutture che lavorano al contrasto della violenza di genere: case rifugio, centri antiviolenza e sportelli di ascolto. I fondi verranno gestiti dai comuni capofila, Sanremo (25 mila euro), Savona (25 mila), Genova (50 mila), Chiavari (25 mila) e La Spezia (25 mila). “Tra i diversi obiettivi del finanziamento approvato – spiega una nota della Regione – c’è quello di contrastare la tendenza a rinunciare ad essere seguiti dopo il primo contatto, come fa quasi una donna su due”. “È assolutamente necessario che il numero delle donne che dopo il primo contatto usufruiscono dei servizi offerti, restando in carico ai centri antiviolenza, aumenti”, ha commentato l'assessore regionale alle pari opportunità
Ilaria Cavo. “Per questo la Regione Liguria stanzia i fondi ai comuni con la precisa indicazione di utilizzarli anche per la formazione degli operatori, in modo che venga rafforzata la fase di accoglienza e che vengano così intercettati più casi, molti dei quali sommersi. Consideriamo poi il fatto che la maggior parte delle donne che si rivolge ai centri antiviolenza è italiana, con una concentrazione tra i 30 e i 49 anni”.
Oltre ai comuni, il finanziamento interessa anche Arsel Liguria (25mila euro) per migliorare e ottimizzare il coordinamento fra le reti territoriali antiviolenza.
Il monitoraggio degli episodi di violenza è affidato all'Osservatorio Regionale sulla violenza alle donne e ai minori, che elabora i dati forniti dai centri antiviolenza: secondo il report regionale sono 2262 le donne che si sono rivolte a queste strutture dall'inizio del 2015, “un dato il crescita rispetto agli anni passati”, spiega la Regione. Dal documento arriva inoltre la conferma che la violenza di genere è un fenomeno relazionale: la totalità delle violenze avviene da parte di partner, ex partner o familiari. Sono in crescita i casi di madri aggredite fisicamente e verbalmente dai figli, un fenomeno fino a pochi anni fa praticamente inesistente. La violenza di genere, poi, ha molti volti. Le violenze possono essere di natura fisica (554), psicologica (703), sessuale (92), economica (238) e legate a fenomeni di stalking (86).
25 novembre 2015
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