Ecco perché siamo favorevoli alla dipendenza per le Équipe delle Cure primarie
di Campagna PHC 2018 Now or Never
20 OTT -
Gentile Direttore,
il dibattito sulle necessarie riforme del SSN e delle Cure Primarie, reso evidente dall'epidemia di SARS-CoV-2 è entrato nel vivo coinvolgendo gli operatori del settore con una produzione quotidiana di dichiarazioni e prese di posizione di organizzazioni, enti pubblici e singoli professionisti.
Consapevoli della necessità di ammodernare il SSN perché possa reggere alle sfide del nuovo scenario epidemiologico globalizzato, preso atto della mancanza di una programmazione sanitaria in grado di affrontare i nodi strutturali del sistema e di investimenti in salute insufficienti, come
Campagna PHC 2018 Now or Never abbiamo deciso di partecipare al dibattito pubblico attraverso una riflessione ampia ed articolata.
Per questo motivo, attraverso un processo partecipativo, interdisciplinare ed interprofessionale, abbiamo elaborato una proposta di riforma delle Cure Primarie intitolata “
Libro Azzurro” (in analogia con il processo di riforma delle Cure Primarie Portoghese del 2005), le cui caratteristiche principali sono un posizionamento etico, politico e tecnico, una visione di lungo periodo, tracciando principi, modelli, strategie e strumenti a partire dalla letteratura scientifica, dalle esperienze internazionali, nazionali (sia di associazioni sia di singoli operatori).
L’ultimo punto del Libro Azzurro riguarda la forme contrattuali dei lavoratori delle Cure Primarie (includendo quelle dei Medici di Medicina Generale ma non esclusivamente). Il posizionamento sulla forma di contrattualizzazione che dovrebbe riguardare tutti gli operatori di salute è stato formulato volutamente per ultimo perché vogliamo sottolineare che per discutere dei contratti dapprima bisogna avere ben chiara la riforma complessiva del SSN che si vuole attuare e solo successivamente ripensare le forme contrattuali che devono rispettarne e realizzarne i valori. Per tale motivo devono essere precedentemente e attentamente esplicitate.
Paradossalmente invece il dibattito pubblico attuale è permeato da una fallacia concettuale e argomentativa che inverte l’ordine dei fattori presentando il tema del contratto di un'unica sottocategoria professionale del SSN come condizione fondamentale e necessaria per affermare il diritto alla salute in Italia. In realtà la premessa da cui partire è un’altra: la necessaria revisione della salute e dei sistemi di cura da cui ne discende inevitabilmente “la questione contratti” per tutti gli operatori non solo i MMG.
La nostra proposta di riforma delle Cure Primarie sostiene:
1. La Salute, nella sua accezione ampia di ONE HEALTH é un Diritto Umano Fondamentale, individuando proprio nella riforma delle Cure Primarie in una prospettiva di Primary Health Care (PHC) il cardine per garantire salute e prosperità a tutti i cittadini. Difendiamo il Servizio Sanitario Nazionale pubblico, universale ed equitativo, pertanto siamo contro la privatizzazione subdola e la terziarizzazione dei servizi ancora di piú alla luce della drammatica esperienza pandemica e della risposta insufficiente di molte regioni italiane;
2. Sosteniamo un SSN adeguatamente finanziato e rifornito delle risorse umane, professionali e materiali necessarie a garantire la salute della comunitá;
3. La sopravvivenza del SSN è minacciata dalla terziarizzazione del lavoro in salute, dal mantenimento di forme di acquisto delle prestazioni sanitarie che ostacolano una presa in carico globale e duratura dei cittadini, pertanto vanno rigettate;
4. La contrazione dei diritti dei lavoratori e la precarizzazione rappresentano un comprovato determinante negativo per la Salute. Siamo per la tutela dei diritti dei lavoratori, tutti, inclusi quelli del SSN. Siamo contro l’utilizzo di strumenti di precarizzazione ed esternalizzazione del lavoro come strategie di contenimento della spesa sanitaria e perpetuare il sottofinanziamento del SSN;
5. Il contratto dovrebbe essere uno strumento per garantire agli operatori di trovarsi nelle migliori condizioni possibili per esprimere al massimo le proprie specificità umane e professionali, coniugare armoniosamente vita privata e professionale con il fine di garantire la migliore assistenza alla popolazione.
6. Il contratto non è uno strumento di pianificazione e gestione del SSN. Appaiono fuorvianti alcuni elementi del dibattito pubblico attuale in cui la contrattazione delle forme di lavoro dei professionisti viene maldestramente associata all'esigibilità del diritto alla salute della popolazione. Non è la forma contrattuale che salvaguarda il diritto alla salute, ma la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e la difesa del Sistema Sanitario Nazionale pubblico quale garante del Diritto Umano Universale alla Salute.
7. Chiediamo il ritorno a forme contrattuali di dipendenza pubbliche per le funzioni core del SSN come quelle relative alla Primary Health Care. Il ritorno a forme contrattuali di dipendenza pubblica deve garantire i diritti previdenziali acquisiti.
8. Lo sviluppo di nuove forme contrattuali di dipendenza pubblica nel SSN è una questione urgente e inderogabile, tali forme devono essere al passo con i tempi e adatte al contesto per garantire:
a. paritá di trattamento e orizzontalitá tra professioni diverse e l’importanza del lavoro in équipe ed in rete, e lo sviluppo di un rapporto fiduciario per tutti i professionisti del SSN contrastando strutturalmente il “medicocentrismo”;
b. progressioni di carriera chiare e adeguate all’interprofessionalitá richiesta dalla nuove configurazione dei servizi;
c. una variabilitá delle forme contrattuali di dipendenza pubbliche atte a garantire flessibilità nelle forme organizzative del SSN in modo da rendere materialmente possibile la strutturazione dei servizi in accordo con le esigenze delle comunità e le caratteristiche di ogni territorio. Lo scopo generale è la garanzia di uniformitá della qualitá dei servizi in un'ottica di giustizia ed equitá su tutto il territorio nazionale.
9. Il Libro Azzurro affronta estensivamente i nodi cruciali per la riforma del SSN in un’ottica di Comprehensive - PHC, inserendo così la questione contrattuale in un contesto di significati più ampio in cui al centro ci sia sempre la Salute.
Offrire a tutti i cittadini sistemi sanitari di cura e prevenzione, significa anche occuparsi della salute degli operatori che compiono uno dei “servizi” essenziali per la comunitá. Prevedere forme contrattuali adeguate genera salute negli operatori e questo sicuramente rappresenta una ricchezza per tutto il sistema sanitario e i cittadini.
Quasi tutte le obiezioni e le preoccupazioni sollevate dal contratto di dipendenza pubblico per i lavoratori del SSN sono contenute nei restanti punti del Libro Azzurro, è impegno della campagna utilizzare gli stimoli provenienti dal dibattito sul contratto per approfondire e migliorare le proposte in esso contenute ribadendo la nostra volontà di confronto e dialogo costruttivo con tutte le istituzioni, organizzazione e singoli cittadini che abbiano a cuore la salvaguardia del SSN.
Campagna PHC 2018 Now or Never
20 ottobre 2021
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