Covid. Continua il nostro impegno di Mmg
di Mauro Bonomini
16 FEB -
Gentile Direttore,
le (ri)scrivo trovando spunto da alcuni motivi. In
una mia precedente lettera (è passato quasi un anno, ma sembra molto di più) parlavo di COVID e dei medici di Medicina Generale e del Territorio lanciati allo sbaraglio con poche protezioni. Dopo pochi giorni dalla pubblicazione, come tanti colleghi, sono stato infettato dal virus e che mi ha tenuto lontano dal lavoro per due mesi. Mi ritengo uno dei fortunati, nonostante i sintomi non certo leggeri, per aver trascorso quel periodo a domicilio.
In quella lettera auspicavo di parlare di poter un giorno parlare di informatica medica e telemedicina, ora è quel giorno.
La Società Italiana di Salute Digitale e Telemedicina, sotto la presidenza dell’ottimo Professo Antonio Gaddi, sta lavorando alacremente e proficuamente per raccogliere dati, ricerche e competenze tecniche. I 400 e più preparati tecnici ancora una volta (come fatto anche in precedenza) si mettono a disposizione del Governo, delle Regioni e delle AUSL in quasi tutta l’Italia. E’ un’Associazione multiprofessionale che sta dando un forte esempio di come si lavora positivamente in team complessi, senza che nessuno perda la propria identità o si senza mai sminuito nella propria competenza e valore.
Si parla tantissimo e forse un po’ confusamente di telemedicina.
Si è appena composto un nuovo governo che dovrà gestire i fondi europei, tra cui, si spera, una parte andranno allo sviluppo delle reti informatiche generali e della Sanità
L’emergenza COVID ha solo slatentizzato molti dei problemi che già erano presenti in Sanità, come il sottofinanziamento, il divario tra ospedale e territorio, la burocrazia ipertrofica, la mancanza di comunicazione efficace, con gravi difficoltà nell’organizzazione di team mutiprofessionali efficaci nell’azione di cura.
Molte di questi problemi, a mio parere, possono essere affrontati con un corretto utilizzo dell’informatica e delle tecniche digitali. Ma le prime mosse (e qui mi piacerebbe conoscere il parere del Ministro Colao) dovrebbe essere quelle di potenziare le reti comunicativa (in numero e velocità) a tutti i livelli e specialmente in Sanità e l’implementazione di una Piattaforma Digitale che permetta, finalmente, una comunicazione efficace tra i professionisti interessati ai processi di cura e tra i professionisti e i pazienti.
VI descrivo per un attimo la situazione attuale partendo dalla nostra esperienza di MMG: stiamo selezionando gli accessi agli ambulatori, con prenotazioni telefoniche fatte direttamente di MMG, in modo da garantire la massima protezione possibile e il massimo rispetto delle norma igienico-sanitarie, garantiamo le visite domiciliari necessarie (sì, andiamo anche a domicilio…), riceviamo decine di comunicazioni da parte dei pazienti che comprendo moltissimi canali digitali o telefonici: telefonate in ambulatorio, sul cellulare, messaggistica via rete cellulare, SMS (che esistono ancora, anche se da molte parti se ne attesta la scomparsa), e-mail di lavoro, messaggistica dedicata e protetta direttamente dal nostro gestionale Millewin, che fa capo ai nostri server di Medicina di Gruppo, l’accesso remoto e l’avvento della prescrizione dematerializzata “vera” ci rende capaci di consultare le cartelle cliniche e prescrivere direttamente a domicilio del paziente, si comunica con i colleghi delle USCA attraverso il programma IGEA che, per quanto molto semplice, permette di evitare tanta burocrazia, le Infermiere che si occupano della cronicità e del servizio domiciliare insieme a noi mandano schede di rilevazione direttamente sui nostri gestionali e ci contattano via mail e per telefono, utilizziamo Zoom, Skype, Meet, per riunioni e videochiamate, abbiamo gruppi su messaggistica che riuniscono Nuclei di Cure Primarie, Medicine di Gruppo e quant’altro serve.
Manca però una piattaforma che, garantita direttamente dal SSN, riporti tutte queste comunicazioni nell’ambito di un ambiente sicuro, con la giusta protezione dei dati, che permetta la comunicazione non distratta da altri scopi e non incamerata da aziende che dichiaratamente hanno funzioni commerciali. La piattaforma potrebbe garantire la costituzione di team multiprofessionali forti e coesi, corresponsabili della cura, in grado di raccogliere dati dai vari server e da eventuali apparecchi (saturimetri, termometri, glucometri, bilance ecc.) collegati via internet, facilmente contattabili da parte dei pazienti, auspicabilmente aiutati da programmi di conoscenza documentale e supporto decisionale, come i servizi Dynamed e Isabel di EBSCO, che ho avuto modo di valutare positivamente e che permetterebbero di comporre linee guida condivise e PDTA accurati con un’uniformità e sicurezza molto superiore.
La possibilità di utilizzare una stessa piattaforma comunicativa con app dedicate, per messaggi testuali, invio di immagini e file, videochiamate singole e di gruppo soddisferebbe anche le esigenze dei pazienti di sentirsi seguiti, compresi motivati e aiutati in ogni loro bisogno.
Un’ultima considerazione: per noi MMG, come per gli straordinari dei colleghi in altri servizi, in questa contingenza e con queste modalità di contatto da parte dei paziente viene offerta una disponibilità che va ben oltre l’orario di ambulatorio e invade anche i fine settimana e le festività.
Mauro Bonomini
MMG Fiorenzuola d'Arda Piacenza
16 febbraio 2021
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