Vaccino Covid. Sia garantito anche agli operatori della sanità privata
di Roberto Cardano
30 NOV -
Gentile Direttore,
leggo da Quotidiano Sanità questo stralcio del piano Arcuri x il vaccino anti-Covid19: “Trasmesso alle Regioni il piano su come somministrare il vaccino dell'azienda americana, che viene giudicato quello più avanti per la validazione. Si ipotizza una disponibilità per inizio 2021 di 3,4 mln di dosi utili a vaccinare 1,7 mln di persone. In questa prima fase la somministrazione si farà solo in ospedale e, tramite unità mobili, per operatori e ospiti delle Rsa. Per gli altri vaccini in arrivo, destinati a tutte le altre categorie previste modalità differenti, in linea con la ordinaria gestione vaccinale, attraverso una campagna su larga scala a partire dalle persone con un elevato livello di fragilità”.
La domanda sorge spontanea: le cliniche private come la mia, che sono Covid Center, entreranno nella prima fase di somministrazione?
Spero non si ripeta, come successo per il vaccino antinfluenzale, l’odiosa discriminazione tra operatori sanità pubblica (vaccinati, almeno chi ne ha fatto richiesta), ed operatori della sanità privata (dove il vaccino non si è visto).
In caso di malaugurata terza ondata, avremmo gli operatori sanitari del S.S.N. immuni al covid; quelli della Sanità Privata no.
Roberto Cardano
Fisioterapista, Novara
30 novembre 2020
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