Basta annunci sul tema pensioni
di Giorgio Cavallero
31 LUG -
Gentile Direttore,
nell’incontro con le Confederazioni del 29 luglio, il Ministero del lavoro ha confermato che il governo intende mantenere la quota 100 fino alla scadenza naturale prevista per il 31 dicembre 2021. Al riguardo COSMED ha evidenziato come le continue riforme del sistema pensionistico, nonché i continui annunci di modifiche, hanno creato confusione e prodotto un risultato opposto a quello perseguito: una fuga dal sistema alimentata dal timore della perdita dei diritti acquisiti.
Le voci sulla quota 100 stanno producendo un incremento delle domande di pensione anche da parte di chi come i dipendenti pubblici avrebbe tutto l’interesse a restare in servizio fino al 2021 per godere degli aumenti contrattuali pieni a regime del contratto 2019-21, che sarà emanato, con i relativi benefici pensionistici indotti.
Il sistema INPS, gravato da una miriade di prestazioni assistenziali e dalla gestione impropria di bonus e attività varie non previdenziali, risulta di difficile comprensione e di non facile accesso per i cittadini.
Necessario un intervento organico e complessivo, come quello ipotizzato di una legge delega, che con tempi adeguati semplifichi e restituisca certezza dei diritti e una programmazione certa del futuro previdenziale dei lavoratori.
Il fatto che l’età di pensionamento in Italia risulta più basso della media europea è dovuto alla mancanza di misure di accompagnamento alla pensione, infatti per i pensionandi non sono previste agevolazioni sull’ orario e la tipologia di lavoro (ferie, guardie notturne e festive, attività usuranti sono uguali per tutta la durata dell’attività lavorativa a prescindere dall’età).
COSMED ha ribadito la necessità di una staffetta generazionale che contempli l’inserimento di giovani nel mondo del lavoro valorizzando contemporaneamente l’esperienza lavorativa e la potenzialità formativa di chi è prossimo alla pensione. In tal senso presenteremo un progetto.
È urgente valorizzare la previdenza complementare, liberandola dai vincoli attuali in particolare dall’obbligo di conferire la liquidazione maturanda, con adeguata informazione dei giovani.
È necessario, infine, separare previdenza da assistenza per non erodere ulteriormente le risorse che preventivamente e anticipatamente i lavoratori accantonano nei rinnovi contrattuali ai fini previdenziali e che non devono essere intaccate da prestazioni assistenziali necessarie, ma che devono attingere dalla fiscalità generale.
Imprescindibile il metodo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori sperando che vengano evitati colpi di mano nei confronti di coloro che hanno versato una parte rilevante del proprio reddito (nel settore pubblico almeno il 37% delle retribuzioni è investito in previdenza) nelle casse pensionistiche.
In tal senso la calendarizzazione degli incontri sindacali in vista della legge di bilancio per i prossimi 8 e 17 settembre non può che essere accolta positivamente.
Giorgio Cavallero
Segretario Generale Cosmed
31 luglio 2020
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