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Pronto Soccorso. C’è bisogno di soluzioni strutturali

di F.R.Pugliese, F.De Iaco, A.Fabbri

22 NOV - Gentile Direttore,
la recente presa di posizione, corale e unitaria, dei Direttori di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza italiani – il documento conclusivo dell’Accademia dei Direttori, firmato da circa 200 professionisti  – costituisce probabilmente la più importante dichiarazione d’intenti degli ultimi anni nel panorama del Servizio Sanitario Nazionale.
 
Prima ancora che sui contenuti è doveroso riflettere sulle motivazioni e sull’autorevolezza di tale presa di posizione: non ci risultano precedenti simili e ci pare ineludibile l’imperativo di confrontarsi con le proposte di un tal numero di Direttori di Struttura Complessa.
 
Partendo dalla constatazione della crisi del Sistema dell’Emergenza, confrontandosi con le soluzioni che, a macchia di leopardo, le Regioni stanno mettendo in campo (tutte soluzioni emergenziali, al ribasso e di dubbia sostenibilità giuridica), nella piena consapevolezza che la soluzione definitiva della crisi giungerà solo fra un considerevole numero di anni attraverso l’invocato incremento del numero di borse per la specializzazione, i Direttori si pongono il problema del governo della crisi attuale, interrogandosi non solo sul piano delle soluzioni organizzative definitive, ma anche sul drammatico problema delle necessità immediate e della gestione della transizione, che si annuncia lunga e difficoltosa.
 
La questione sul tavolo è se l’attesa del regime definitivo (tra non meno di cinque anni) possa essere gestita ricorrendo a soluzioni locali, fondate sul lavoro precario e temporaneo di Colleghi ai quali non verrebbe offerta la prospettiva di una dignitosa e riconosciuta professionalizzazione, privando gli stessi Colleghi di una degna motivazione e i Direttori di struttura degli strumenti minimi per poter governare tale periodo.
 
Quale sia l’obiettivo finale è chiaro a tutti: un definitivo regime di ingresso per specializzazione, al pari di ogni altra disciplina ospedaliera, nell’interesse del Cittadino e a tutela e riconoscimento della dignità e della competenza degli specialisti in Medicina d’Emergenza Urgenza.
Ma, pur nella nitida chiarezza dell’obiettivo finale, raggiungibile dopodomani, il problema dell’oggi e del domani non può essere lasciato all’improvvisazione, alla dequalificazione e alla demotivazione.
 
È questo il significato del messaggio dei Direttori italiani di Pronto Soccorso: coloro che sostengono la responsabilità della gestione clinica e organizzativa dell’emergenza urgenza, i professionisti che rappresentano la massima espressione della Medicina d’Urgenza nel SSN, richiedono gli strumenti per poter realmente governare i servizi, proponendosi responsabilmente come coordinatori e gestori del momento emergenziale che viviamo e ricercando la piena intesa con l’Università e le Istituzioni.
 
Le proposte contenute nel documento dei Direttori disegnano una possibile soluzione strutturale al problema della carenza di medici, in un’ottica di continuità del servizio e di governo del sistema che si proietta nel futuro da tutti auspicato ma che si concentra anche sul presente: si tratta di proposte la cui attuazione sarebbe inevitabilmente complessa, coinvolgendo il Ministero della Salute così come quello dell’Università e le Regioni.
 
Alle Istituzioni sta il compito di decidere se l’emergenza debba essere gestita con rimedi semplici ma parziali ed episodici, ignorando le criticità che già oggi sono drammaticamente presenti, o se debba essere messo in campo un disegno più complesso ma strutturale, che richiede un forte impegno e la ricerca di soluzioni condivise.
 
I decisori hanno in mano la possibilità di garantire sin da oggi il Sistema dell’Emergenza del futuro, contando sulle competenze e sulla professionalità della comunità dei Direttori di Medicina d’Urgenza, ma anche giocando essi stessi un ruolo cruciale nel campo della programmazione e della concertazione, fronteggiando le problematiche che inevitabilmente emergeranno dalla soluzione emergenziale di una grave crisi.
 
Qualcuno ha detto che “si cresce per crisi”: certamente in questa crisi c’è, paradossalmente, l’occasione per garantire sin da oggi il futuro Sistema dell’Emergenza Urgenza. Servono l’impegno e il coraggio delle Istituzioni, così come la professionalità e la competenza dei tecnici. Certi del fatto che entrambi, decisori e operatori, condividono gli stessi valori fondanti: quel Diritto alle Cure, costituzionalmente sancito, che non può esistere senza un efficiente sistema dell’Emergenza Urgenza.
 
Francesco Rocco Pugliese
Presidente SIMEU
 
Fabio De Iaco
Responsabile Formazione SIMEU
 
Andrea Fabbri
Direttore Centro Studi SIMEU

22 novembre 2019
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