Il Success Factor sbarca in sanità. In Italia il primo progetto
di Emanuela Mazza
10 GIU -
Gentile Direttore,
è partito in Italia il primo studio al mondo con la metodologia del Success Factor Modeling nel Sistema Salute, finora utilizzato solo nel campo delle imprese. Un anno fa è stato pubblicato in Italia il primo libro della trilogia sul Success Factor Modeling di Robert Dilts (Università di Santa Cruz - California), ricercatore e studioso che ha sviluppato i principi e le tecniche del Success Factor Modeling e che negli ultimi dieci anni ha studiato e insegnato principi e metodi di intelligenza collettiva e collaborazione generativa basandosi sui suoi studi di aziende come Apple, IBM, Google, Lucasfilm e Disney.
Il libro si intitola Imprenditori Next generation (ROI Edizioni, 2018) e io ne ho coordinato la traduzione. Io sono una coach e una formatrice, e sono Rappresentante Nazionale di EACH – International Association for Communication in Healthcare; insegno comunicazione medico-paziente all’Università Cattolica di Roma, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia , e in corsi ECM per professionisti della salute; per questo, in quella circostanza ho proposto a Robert Dilts di fare uno studio analogo nel sistema salute. Fino a quel momento aveva fatto diversi studi applicando la metodologia del Success Factor Modeling in vari paesi del mondo, ma mai nell’ambito sanitario.
Si tratta di una metodologia per lo sviluppo delle competenze creata e sviluppata dal Dilts Strategy Group allo scopo di identificare i fattori principali che guidano e supportano le persone, i team e le organizzazioni di successo.
Quindi, lo scopo dello studio è quello di applicare la metodologia del Success Factor Modeling al campo del Sistema Salute per identificare, capire e applicare i fattori di successo nei diversi settori che ne fanno parte. Quindi, implica un’analisi comparativa di comportamenti e idee, così come di pratiche nell’ambito sanitario, un sistema complesso composto da diverse tipologie di attori e organizzazioni che interagiscono fra loro: i professionisti e gli operatori sanitari, i pazienti e i loro familiari/caregivers, le organizzazioni di assistenza/servizi sanitari, pubbliche e private, le istituzioni, locali, nazionali e internazionali, le università, le scuole di specializzazione, i centri di ricerca, le associazioni di pazienti e di professionisti, le società scientifiche, le imprese, ecc.
L’obiettivo del processo di modeling è di identificare gli elementi essenziali di pensiero e azione necessari a un individuo o a un gruppo per produrre l’effetto o il risultato desiderato, al fine di creare un modello che può essere usato per riprodurre o simulare alcuni aspetti di quel tipo di performance.
La durata dello studio prevista è di quattro anni, e si articola in 3 fasi:
La prima fase prevede una ricerca quantitativa attraverso un questionario on line, per definire i criteri fondamentali di successo dalle varie prospettive dei diversi settori del Sistema Salute. Cioè, per un medico “successo” potrebbe voler dire alcune cose, mentre per un Direttore Sanitario altre, e per un’Istituzione, locale, regionale o nazionale, altre ancora;
La seconda fase è costituita da una ricerca quali-quantitativa con un altro questionario on line per esplorare i fattori di successo riferiti a specifici esempi di situazioni/casi di successo, su diversi livelli. Secondo il Success Factor Modeling, infatti, le prestazioni efficaci e di successo sono una conseguenza di diversi livelli di fattori di successo. Questi fattori riguardano il nostro ambiente (dove e quando eseguiamo la prestazione), il nostro comportamento (cosa facciamo - azioni specifiche che supportano le prestazioni), le nostre capacità (come pensiamo e pianifichiamo), i nostri valori e le nostre convinzioni (perché pensiamo e agiamo in un certo modo), la nostra identità (chi percepiamo di essere e ciò di cui ci sentiamo parte) e il nostro senso di scopo (per chi e per cosa ci adoperiamo).
La terza fase consiste in un’analisi qualitativa approfondita dei fattori che hanno contribuito al successo dei casi di successo nell’ambito del Sistema Salute che verranno selezionati tra quelli che emergeranno nelle fasi precedenti dello studio. L’analisi verrà svolta attraverso interviste e colloqui personali.
Ci sarà un evento all’anno di una giornata, con Robert Dilts, me, ed eventuali altri trainer del gruppo di ricerca, per introdurre le applicazioni del SFMTM nel sistema salute e presentare i risultati “in fieri” dello studio.
Coloro che parteciperanno alla seconda e alla terza fase dello studio, saranno invitati a uno degli eventi annuali che ci saranno a Roma, a partire da Gennaio/Febbraio 2020.
In un momento storico in cui è sempre maggiore la consapevolezza dell’importanza del fattore umano in tutti i settori e, a maggior ragione nel settore sanitario, della necessità di trovare un equilibrio tra questo e l’innovazione tecnologica, potrebbe essere di grande aiuto avere un modello pragmatico, una sorta di mappa utile per riprodurre comportamenti funzionali a determinati risultati.
È il primo studio con la metodologia del Success Factor Modeling che viene svolto nell’ambito sanitario. Ed è partito in Italia. A seguire verrà svolto in altri Paesi. Hanno già mostrato interesse alcuni gruppi di ricerca che collaborano con Robert Dilts in Francia, Austria e Svizzera.
Chiunque operi in un settore del sistema salute, che sia medico, infermiere, paziente, rappresentante di un’Associazione di pazienti, professionista della salute di altro genere, manager, accademico, rappresentante di un’istituzione… può utilizzare
questo link per rispondere al primo e, se vorrà, al secondo questionario e/o per inviarlo a qualche altro collega.
Grazie in anticipo al Direttore di Quotidiano Sanità che ha accettato di pubblicare questo articolo e a tutti coloro che contribuiranno a questo studio che di sicuro, qualora qualcuno se lo stesse chiedendo, non porterà risultati o cambiamenti immediati, non è questo l’obiettivo; ma potrà contribuire certamente a dare nuovi strumenti per un nuovo approccio, un nuovo paradigma, a fare qualcosa di diverso per ottenere risultati diversi e, perché no, a fare la differenza, grande o piccola, nel Sistema Salute.
Emanuela Mazza
Trainer & Coach
Docente in Comunicazione in Medicina
Università Cattolica del Sacro Cuore
10 giugno 2019
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