Veneto. Aulss 6 Euganea, fuori i medici dalla direzione del distretto
di I. F. Angelillo (Siti) e G. Volpe (Card)
21 GEN -
Gentile Direttore,
il 10 gennaio 2019 il Direttore Generale ha pubblicato una sua deliberazione con cui indice la selezione per due incarichi di direzione di Distretto della sua Azienda, riservandoli a dirigenti PTA (cioè l’area Professionale e Tecnico Amministrativa). Il Distretto ha, in accordo alla vigente normativa nazionale (il Decreto Legislativo n. 229 del ’99, meglio noto come “legge Bindi” o “riforma sanitaria ter”), la funzione di struttura sanitaria (o sociosanitaria come è in Veneto) deputata ad erogare l’assistenza primaria (medici di medicina generale, medici di continuità assistenziale, pediatri di livera scelta, infermieri, fisioterapisti, ecc.) e le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, oltre a prestazioni specialistiche ambulatoriali, attività consultoriali, ecc.
La delibera della Azienda n.6 Euganea taglia fuori la professione medica dalla funzione organizzativo-gestionale di una struttura.
Funzioni quindi di elevata valenza sanitaria e sociosanitaria, alla cui conduzione la stessa Legge prevede debba esserci la figura di un “dirigente che abbia maturato una specifica esperienza nei servizi territoriali” oppure un medico di medicina generale con una esperienza almeno decennale.
In una fase storica inoltre, segnata dal dilagare delle malattie di lunga durata (patologie croniche) nella popolazione generale, il più delle volte concomitanti (polipatologia), per l’approccio alle quali da diverso tempo si sta cercando di rafforzare una modalità di approccio di iniziativa, multiprofessionale, prevalentemente domiciliare o ambulatoriale, che richiede una grande capacità organizzative ed una competenza specifica in materia di salute pubblica e l’attuazione di modalità del governo clinico, la scelta della Direzione dell’Azienda Veneta pare in assoluta controtendenza, prefigurando l’affidamento della direzione di un’organizzazione di una tale valenza sanitaria a personale non medico, preferibilmente di profilo amministrativo, denotando un incomprensibile ripiegamento verso una visione apparentemente di taglio burocratico-amministrativo, che sembrava largamente superata con l’avvento dell’aziendalizzazione e il superamento delle vecchie U.S.L. all’inizio degli anni 90’.
CARD Italia Confederazione delle Associazione Regionali dei Distretti (unica Associazione Nazionale cui aderiscono molte centinaia di operatori di tutti i Distretti Italiani) e SItI Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica (che riunisce docenti universitari, operatori di prevenzione, di sanità pubblica e delle direzioni sanitarie, specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva e operatori delle professioni sanitarie) sono da sempre convinte che professionisti appartenenti ad aree non mediche, come psicologi, infermieri, sociologi o amministrativi (tutte figure ampiamente rappresentati nella CARD) possano ricoprire il ruolo di direttori di distretto ma sicuramente non possono essere d’accordo sul fatto che le selezioni bandite per l’affidamento di queste funzioni escludano a priori dirigenti di qualsiasi area cosi come previsto dal Decreto Legislativo n. 229 del ’99 .
CARD Italia e SItI quindi esprimono lo sconcerto dei loro associati che vedono in questa decisione, non chiaramente giustificata ed in odore di illegittimità, del Direttore Generale dell’Azienda ULSS Euganea, una palese e incomprensibile chiusura verso i dirigenti sanitari, in particolare della professione medica, che da anni si occupano di sanità pubblica e di organizzazione dei servizi sanitari, ed auspicano che vi sia un ravveduto e pronto ritiro della determinazione assunta da parte del Direttore Generale.
Prof. Italo F. Angelillo
Presidente SItI
Dott. Gennaro Volpe
Presidente CARD Italia
21 gennaio 2019
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