L’informazione scientifica e la Fnomceo. Nessun passo indietro
di Domenico Quadrelli
08 GIU -
Gentile direttore,
per decenni mi sono occupato di appropriatezza e di EBM al solo fine di perfezionare la mia attività e quella dei colleghi con cui mi sono trovato a collaborare. Confesso che all’inizio è stato difficile, faticoso e costoso. Le iscrizioni alle riviste mediche erano necessariamente limitate alle principali, prima in versione cartacea poi in rete ed era necessario pagare la copia degli articoli di interesse. Per un medico di famiglia, quale ero fino allo scorso anno, era veramente un compito arduo.
Poi nel 2005 ho cominciato ad usare una biblioteca virtuale americana, che mi ha offerto in rete su ogni argomento di interesse medico e chirurgico una sintesi completa ed aggiornata quotidianamente delle Evidenze in medicina, facile da consultare e facile da tradurre nella pratica quotidiana, soprattutto per un medico di medicina generale che deve affrontare patologie appartenenti a diverse specialità, tutte in rapida evoluzione.
Con un po’ di pratica sono arrivato a consultarla anche durante l’attività di studio ed a domicilio del paziente per offrire ai miei assistiti le risposte più aggiornate ed appropriate.
Per questa esperienza personale, quando nel 2012 ho avuto l’occasione e l’onore di essere eletto nel Consiglio dell’Ordine dei Medici di Roma nella lista del compianto Presidente
Roberto Lala, mi sono adoperato perché questo strumento fosse messo a disposizione di tutti i medici iscritti all’Ordine.
Non ebbi difficoltà a convincere il Presidente e il Consiglio dell’Ordine della bontà dell’iniziativa, e fu lo stesso Lala ad adoperarsi perché dal livello Provinciale fosse portato a livello nazionale e quindi offerto dalla FNOMCEO a tutti i medici italiani.
L’Italia è stata una delle prime nazioni al mondo a mettere a disposizione dei Medici e degli Odontoiatri tale strumento di aggiornamento che oggi si è diffuso in tutto il mondo: sono circa 10, oggi, le nazioni che lo mettono a disposizione con lo scopo di raggiungere l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie.
Giustamente la classe medica italiana, con in testa la FNOMCeO, si è ribellata,qualche anno fa, al maldestro tentativo di introdurre l’appropriatezza per decreto: è con la cultura scientifica, che strumenti come questo mettono a disposizione, che si raggiunge questo obiettivo.
In questi giorni ho saputo con dispiacere che la FNOMCEO sta valutando di non rinnovare, dopo due anni, l’offerta di questo servizio ai medici. Pare che il motivo sia il basso numero di utenti in relazione al costo del servizio.
Proprio ora che, in un solo anno, il numero dei medici che vi hanno fatto ricorso è triplicato, passando da meno di 5.000 a più di 20.000 e il numero degli accessi è aumentato in modo evidente dopo ogni incontro di informazione/formazione che alcuni Ordini provinciali hanno organizzato. Ma ancora tanti medici non sanno che è a loro disposizione una grande banca del sapere medico quotidianamente aggiornata e perfezionata da colleghi.
Se adeguatamente pubblicizzato sui medici il suo costo potrebbe ridursi a pochi euro per ogni iscritto agli Ordini: se tutti lo utilizzassero il costo sarebbe di circa due euro a medico!
Qualunque medico può collegarsi al
sito della FNOMCEO e accedere gratuitamente al servizio per rendersi conto di quanto materiale sia a sua disposizione gratuitamente.
Questa FNOMCEO è particolarmente e autorevolmente impegnata su molti temi che riguardano la valorizzazione del medico e della scienza medica, nell’interesse del cittadino e del SSN, e mi auguro non voglia inciampare in una distrazione non veniale sottovalutando uno strumento che può sicuramente contribuire alla qualificazione e alla credibilità scientifica dei medici.
Domenico Quadrelli
Medico di Medicina Generale
08 giugno 2018
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