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La legge Gelli ha dimenticato l’infermiere legale

di Matteo Incaviglia

05 NOV - Gentile direttore,
vorrei porre all’ attenzione una questione, a mio parere culturale e che pervade da molti anni la professione Infermieristica e i rapporti giuridico-professionali medico Infermiere. Voglio pertanto porre l’attenzione quanto previsto dalla legge 8 marzo 2017 n 24 Cosiddetta Gelli, e precisamente all’Art. 15 “Nomina dei consulenti tecnici d'ufficio e dei periti nei giudizi di responsabilità sanitaria”: Nei procedimenti civili e nei procedimenti penali aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria, l'autorità giudiziaria affida l'espletamento della consulenza tecnica e della perizia a un medico specializzato in medicina legale e a uno o più specialisti nella disciplina che abbiano specifica e pratica conoscenza di quanto oggetto del procedimento, avendo cura che i soggetti da nominare, scelti tra gli iscritti negli albi, ecc.
 
Consideriamo certamente più di un passo in avanti l’uso della locuzione “esercenti la professione sanitaria”, perché non viene praticamente fatta alcuna differenza tra medici e infermieri in termini di responsabilità, cosa non di poco conto se pensiamo che qualcuno ancora indica l’Infermiere come paramendico.
 
Tuttavia, nella legge è ben descritto il ruolo del medico legale, ma non si fa alcun cenno sul ruolo dell’infermiere Legale, insomma, nonostante l'impegno del legislatore, pare si faccia fatica a riconoscere all’ infermiere le competenze acquisite e che gli spettano.
 
Eppure l’Infermiere legale è riconosciuto come un esperto nella valutazione degli aspetti giuridici e giurisprudenziali che riguardano l’esercizio della professione Infermieristica, competenze certamente acquisite attraverso uno specifico percorso formativo (Master in Infermieristica legale, e/o medicina legale).
 
Tanto considerato, logica direbbe che, nel caso in cui sia coinvolto nel procedimento, civile o penale, un infermiere, dovrebbe essere un Infermiere Legale a ricevere la nomina.
Stante la fatica che molti fanno nel riconoscere le competenze infermieristiche, certamente per problemi culturali, non vedo facile che possa essere nominato come consulente un Infermiere, spero di sbagliarmi naturalmente, e mi chiedo perché non parlare esplicitamente di Infermiere Legale così come si parla di medico Legale ?

Ai posteri l’ardua sentenza…

Matteo Incaviglia
Segretario Associazione Avvocatura Diritto Infermieristico
 Sicilia

05 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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