Medici siciliani emergenza territoriale senza contratto
di Marcello Savasta
25 GEN -
Gentile direttore,
sono un medico di Emergenza sanitaria terriotriale (EST) operante nel territorio siciliano, fiero del lavoro che svolgo ogni giorno con abnegazione ed impegno, ma sempre più deluso dalla miopia dei vertici politici ed aziendali, che con le loro scelte rischiano, a mio sommesso avviso, di compromettere in maniera sempre più irreversibile il servizio reso alla cittadinanza in termini di qualità delle cure erogate.
Con grande stupore e sgomento apprendo la pubblicazione del D.A. n. 2416 del 06/12/2016 a firma dell’Assessore Baldassare Gucciardi che, se non denota scarsa conoscenza del sistema Emergenza-Urgenza 118 e delle figure operanti al suo interno, sicuramente dimostra l’ennesima e totale mancanza di rispetto nei confronti del personale medico EST presente sulla maggioranza delle ambulanze medicalizzate.
Nel suddetto decreto si stabilisce infatti che, a far data dal 01/01/2017, i medici anestesisti e gli infermieri operanti, ad incentivo, sulla minoranza delle ambulanze e sugli elicotteri del 118 siciliano, vedranno riconosciuto un cospicuo aumento salariale con progressiva stabilizzazione nel corso del 2018.
Vede Direttore, io ora chiedo a lei, con che stato d’animo pensa che un medico EST a partire dal nuovo anno potrà approcciarsi al suo delicatissimo lavoro, pensando che vi è un medico anestesista magari a pochi km da lui, che opera su una ambulanza proprio come lui, allestita e dotata degli stessi presidi presenti sulla sua, attivata dalla stessa C.O. 118 e per i medesimi interventi per cui si applica lui, ma che prende un salario quasi doppio? E non parliamo se poi lo stesso medico EST, magari durante l’intervento, si dovesse soffermare a pensare che pure l’infermiere che sta eseguendo le sue direttive, di cui ne è responsabile e leader, guadagna per decreto assessoriale addirittura più di lui. Secondo me penserà con invidia che Babbo Natale esiste, per fortuna, ma non per lui!
Ai medici EST invece non viene rinnovato il contratto da oltre 6 anni, nemmeno la misera integrazione di contratto concordata nel 2010 è stata ancora applicata. Ma i medici EST però sono quelli che vengono sempre più chiamati per l’applicazione delle moderne Reti STROKE, Reti IMA, Reti TRAUMA, Maxiemergenze… addirittura per “salvare” i P.S. dalla chiusura e per eseguire i TSO. Tutto per il solo senso di abnegazione e dovere e senza alcuna contrattazione regionale, ed operando spesso soli sulle ambulanze prive di aiuto infermieristico.
Ricordo che l’appena descritto “sovraccarico” di lavoro si aggiunge ovviamente alla “normale” gestione medica delle richieste di soccorso al 118, tanto apprezzata dall’utenza che ne richiede sempre di più l’intervento, con numeri di interventi delle ambulanze medicalizzate che aumentano in maniera esponenziale anno dopo anno, ma senza alcun potenziamento delle medicalizzazione dei mezzi di soccorso, con anzi un paventato rischio di miope chiusura dei presidi territoriali di emergenza, già sapientemente distribuiti sul territorio sia montano che costiero per sopperire le carenze dei lontani presidi ospedalieri, per il solo senso di “risparmio”.
Sono fermamente convinto che anche nel nostro lavoro, come in ogni altro lavoro, una maggiore qualità della prestazione derivi dalla giusta gratificazione professionale, e che questa non possa non passare anche da un miglioramento normativo ed economico. Per questo le chiedo di dare voce a questo mio sfogo, che possa arrivare alle orecchie ad oggi sorde di chi può, anche se con ritardo, dare la giusta valorizzazione ai medici che si prendono cura di tutti i cittadini nei momenti forse più critici della loro vita.
Marcello Savasta
Medico EST 118 Sicilia
25 gennaio 2017
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