Non siamo noi le “spie” del Sant’Andrea di Roma
di P. Castaldo, D. Antonellis, G. Cohen Tirelli (Anaao)
05 GEN -
Gentile Direttore,
poiché abbiamo ricevuto la copia di una supposta denuncia anonima a carico della Direzione Aziendale dell’ospedale Sant’Andrea, indirizzata alla Corte dei Conti della regione Lazio e sottoscritta da fantomatiche “spie dell’Anaao Assomed”, abbiamo il dovere di dichiarare pubblicamente che noi non abbiamo nulla a che fare con le ”spie dell’Anaao” o con il “fantasma dell’Anaao”, perché noi siamo l’Anaao Assomed, un sindacato che non si è mai nascosto dietro ad un dito e tantomeno dietro a spie e fantasmi per denunciare le irregolarità e la discrezionalità con cui è stata ed è tutt’ora gestita questa Azienda con i soldi dei contribuenti.
Le nostre critiche le abbiamo sempre fatte pubblicamente e pagandone il prezzo, sia in incontri sindacali con i vertici aziendali sia organizzando dei convegni sindacali all’interno dell’Azienda stessa, nella speranza (vana) di trovare interlocutori motivati al bene della Sanità, dei lavoratori e dei pazienti. Detto questo, visto che abbiamo preso visione della delibera oggetto della denuncia anonima alla Corte dei Conti, con la coerenza e la lealtà con cui abbiamo contestato fino ad oggi la Direzione dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria Sant’Andrea, esplicitiamo pubblicamente quello che pensiamo.
Non ci meraviglia per niente di toccare con mano e per l’ennesima volta che in questa Azienda la trasparenza sia una parola vuota; dalla denuncia che ci è pervenuta e dalla delibera aziendale sembra che il percorso di queste rinomine sia poco chiaro e trasparente.
A quanto pare non è bastato il commissariamento dell’Azienda avvenuto dopo l’arresto dell’ex Direttore Generale per stabilire regole chiare e criteri trasparenti e che, da quanto emerge, non sono mai stati una tradizione di questa Azienda.
Il nostro sindacato da sempre sostiene i Dirigenti ospedalieri, tanto per capirci quelli che hanno dovuto conseguire la laurea e poi anche la specializzazione, per poter partecipare ad un concorso pubblico da dirigente ed essere poi assunti anche solo a tempo determinato.
È Cantone, Presidente dell’Anac, a dirci che la Sanità pubblica è in grave pericolo perché strangolata dai tentacoli del malaffare e che la Trasparenza è il primo e fondamentale antidoto. I dirigenti amministrativi, che in Sanità gestiscono budget milionari, devono garantire il perseguimento del pubblico interesse. La sistematica applicazione della trasparenza a tutti i livelli è la principale tutela che questo venga fatto.
Poiché siamo sostenitori appassionati della Sanità pubblica, auspichiamo che come prevede la Costituzione, si diventi Dirigente amministrativo solo sulla base di una pubblica selezione. Questo è infatti il minimo sindacale per chi poi deve gestire fior di milioni nell’interesse della comunità ed è sottoposto a mille pressioni.
Questo sindacato si riserva di approfondire quanto continua ad avvenire al di fuori delle regole in questa Azienda e di sollecitare a tutti i livelli gli organi di vigilanza nella più elevata chiarezza, trasparenza e responsabilità dei ruoli, senza denunce anonime tanto meno attribuendosi affiliazioni inesistenti.
Paolo Castaldo
Segretario Aziendale Anaao Assomed A.O. Sant’Andrea
Donato Antonellis
Rappresentante Territoriale Anaao Assomed
Guido Coen Tirelli
Segretario Regionale Anaao Assomed Lazio
05 gennaio 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lettere al direttore