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Oss. Una riflessione sulla libera professione

di Angelo Minghetti

26 OTT - Gentile direttore,
Vorremmo Parlare di libera professione degli Oss, anche se si ritiene non importante il loro ruolo. Abbiamo parlato molte volte della professione, formazione equivalente a livello europeo, formazione equa su tutto il territorio nazionale, di competenze e responsabilità, e altrettante volte abbiamo avuto l’impressione, ben più che concreta, che ciò che abbiamo cercato di spiegare in tutti i modi con altrettanta caparbietà si vuole non comprendere.
 
Le trasformazioni demografiche in corso hanno determinato un cambiamento per l’operatore socio sanitario. Ciò che non è possibile ignorare, anche se si conosce, l'esercizio di libera professione degli oss, é un tema da approfondire alla luce dei nuovi bisogni dei cittadini malati. Viene intesa dalle strutture come una possibile nuova risposta alle necessità emergenti.

Viene delineata nelle rispettive forme di assunzione nel terzo settore a forma individuale o associata attraverso uno strumento dinamico che permetta di elevare un risparmio economico da parte delle strutture. L’obiettivo che si pone, sarebbe quello di arginare il fenomeno dell’esercizio abusivo la cui diffusione ha raggiunto livelli allarmanti.

Manca il concetto deontologico che rileva la valorizzazione professionale, per questo sarebbe importante approfondire questo tema poiché sono emerse situazioni critiche nello svolgimento di quest’attività. L’obiettivo è fornire agli oss le informazioni e gli strumenti utili per affrontare questa nuova sfida, anche se la pratica quotidiana continua a mortificarne la dignità e a mascherarne e occultarne colpevolmente il valore. Sono le differenze da cui nessuno può prescindere, nonostante ogni invenzione o faziosa forzatura senza costrutto, é importante comprendere la realtà e soprattutto progettare un futuro diverso.
 
Bisogna inoltre
• valutare in base all'analisi dei nuovi assetti del SSN, quali possibili sviluppi della libera
professione oss a forma individuale o associata.
• riflettere sul percorso richiesto, formazione, responsabilità.

L'espansione dell'esercizio libero professionista da parte degli Oss oltre a essere conseguente all'interesse del mercato del lavoro, è anche una scelta coerente individuale per la ricerca di un lavoro. Essi devono essere in grado di fornire lo stesso livello di assistenza ed è fondamentale garantire regole chiare e trasparenti a partire dalla formazione ed è per questo, che sottolineiamo che si devono fornire indicazioni su come viene valutata questa professione in modo che si possa sostenere in un’assistenza che richiami un quadro giuridico e deontologico chiaro e condiviso e che utilizzi modalità operative e strumenti professionali omogenei su tutto il territorio nazionale, anche attraverso aspetti assicurativi previsti per l’attività libero professionale, in sostegno e vigilanza sul corretto esercizio, inoltre occorre contrastare la concorrenza sleale e il lavoro nero.

Evidenziando la criticità sulla libera professione dell’Oss, si propone di valutare: possibili sviluppi, compiti e competenze che possano svolgere in autonomia, le responsabilità da esse derivanti, riflettere sul percorso ottimale per l'insieme della professione per prevenire l’abusivismo che è fonte di enormi criticità. Viene a mancare la qualità della prestazione richiesta affinché si possa dare una risposta alla crescente e diffusa domanda che proviene da ampi settori della società e nello specifico nel settore sanitario e sociosanitario attraverso l’aggiornamento professionale continuo.

Tramite la Federazione Migep si cerca di annullare quelle differenze che la superficialità delle strutture e la scarsa conoscenza da parte dell’operatore o, meglio, il non conoscersi tra infermieri e operatori socio sanitari non consente di cogliere il senso della professione, poiché gli infermieri si sentono minacciati nel loro lavoro, altri li vedono come mini infermieri a cui far fare qualsiasi cosa senza mai però dirlo o peggio ancora metterlo per iscritto. Molti vedono l’Oss come un piccolo essere di un altro pianeta, assunto per chissà quale motivo, di certo non per aiutare l’infermiere portando diatriba tra infermieri e operatori socio sanitari.

Non c’è molta fatica a comprendere la visione che attualmente oggi esiste e che molti continuano ostinatamente a dequalificare l’oss giustificandone un’immaginifica e allucinata sovrapponibilità ritenendola non importante nelle riforme.

Nella realtà l’OSS fa parte del dna di una professione e le inefficienze vanno risolte, quindi, la garanzia dei diritti da essi erogati e l’attuale sopravivenza ne sono a rischio. La mancanza di studi comparabili sugli esiti del lavoro dell’Oss ha dimostrato che non sempre si perseguono gli interessi della categoria e per questo il migep intende istituire attraverso un’assicurazione una tessera assicurativa per una maggior tutela nelle scelte sul loro futuro e verso il paziente.
 
Angelo Minghetti
Federazione Nazionale Migep

26 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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