They Shoot Horses, Don't They? è un film del 1969, diretto da Sydney Pollack ambientato nella California dei primi anni trenta, nel pieno della grande depressione, dove è in voga un genere crudele di spettacolo, quello delle maratone di ballo, durante le quali coppie ballano per giorni interi sino allo sfinimento. Si tratta di disperati senza lavoro attratti, ancor prima che dal premio in denaro offerto a chi resiste di più, dalla semplice possibilità di avere almeno il vitto assicurato per qualche giorno.
Mi è sembra un buon riferimento per descrivere il lavoro in Sanità pubblica nel XXI secolo.
Andiamo ai fatti.
1- l'Anaao Assomed ha compiuto una indagine sul lavoro dei medici ospedalieri facendo emergere il disagio degli intervistati per turni di lavoro massacranti con punte di 8 turni notturni al mese e di norna 4/5 turni notturni, ore di lavoro che sforano le 48 ore settimanali che sono il massimo previsto per legge ( naturalmente non pagate).
L'articolo di QS del 21 aprile, commentando l'indagine Anaao, inizia con queste parole “ sembra di fare un viaggio all'inferno”. Forse in un altro Paese questa indagine avrebbe suscitato un clamore mediatico degno della gravità degli argomenti trattati.
2- nel corso di un convegno svoltosi a Bologna, con tema la regolamentazione europea della salute e benessere degli animali e conseguente sicurezza degli alimenti di origine animale, cioè il compito della Medicina Pubblica Veterinaria, è risultato che la media dell'età dei Veterinari Pubblici dell' Emilia Romagna è attorno ai 55 anni.
Avere una categoria con un età media cosi avanzata con prospettiva di lavorare fino a 67 senza ricambi equivale a sfinire questi lavoratori proprio come i ballerini del film di Pollack.
E' necessario sottolineare che il mestiere del Veterinario è spesso scomodo e faticoso: ci sono i macelli, dove occorre stare in piedi in catena per tre/quattro ore consecutive, gli allevamenti dove è necessario effettuare prelievi e inoculazioni diagnostiche a bovini, maiali, cavalli, animali cui bisogna sempre approcciarsi con cautela e dove a volte l'agilità fisica ti può anche salvare la vita!
Tutto ciò si deve ad anni di definanziamento della sanità e blocco del turn over che riguarda tutte le componenti professionali , tecniche ed amministrative per cui ad aggravare la situazione c'è uno strisciante trasferimento di funzioni e compiti amministrativi che incide sull' efficienza del lavoro.
La categoria si estingue ma i suoi compiti, che derivano in gran parte dalla regolamentazione europea, rimangono inalterati, per cui altri dovranno svolgerli: è evidente che questa politica ha come obiettivo la privatizzazione.
Chi governa la Sanità , a cominciare dalle Regioni, devono allora avere il coraggio di dichiarare ai cittadini che ci si stà preparando a dismettere in parte o in toto la Sanità pubblica. E anche le opposizioni dicano la loro.
Noi possiamo fare ancora la nostra parte, ma è vitale cambiare subito direzione di marcia con decisioni serie e soprattutto condivise con chi tutti i giorni fa la sua maratona di ballo sino allo sfinimento
Dr. Luca Turrini
Segretario Regione Emilia Romagna, S.I.Ve.M.P.
13 settembre 2016
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