Terapia del dolore e cure palliative, non sono un diritto per tutti?
di Maurizio Cappiello (Anaao Giovani)
05 LUG -
Gentile Direttore,
la terapia del dolore non sembra un diritto per tutti, soprattutto in realtà densamente popolate e con ospedali ad alto flusso di pazienti, dove la cura e la dignità dei malati affetti da dolore può rappresentare un costo da evitare. Infatti, il piano ospedaliero della Regione Campania, recentemente licenziato, in merito all’A.O.R.N. “A. Cardarelli” di Napoli, non prevede posti letto per il reparto di TDCP (Terapia del dolore e cure palliative).
Eppure, solo nel 2015 ci sono stati 161 ricoveri ordinari con una durata di degenza media di giorni 11,27 e si sono fatte 3000 consulenze. Attualmente è attivo un servizio di ambulatorio e di Day Hospital per malati oncologici e un progetto di assistenza domiciliare, che garantisce una continuità assistenziale a tutti i pazienti che provengono dalla ASL NA1 e NA2, diminuendo il carico di altri reparti nella assistenza di pazienti con necessità di cura in ambiente specializzato e dedicato. Senza considerare l’alto numero di giornate di degenza di pazienti oncologici terminali nelle unità operative intensive ed in medicina d’urgenza, dove la “mission assistenziale” è sicuramente di altra natura. E presente, grazie ad un associazione di volontariato, uno sportello psicologico per i pazienti e per i loro familiari.
Fondamentale risulta riconoscere tale struttura come “HUB” per le cure palliative in quanto:
• La U.O.C è centro di costo autonomo
• La struttura è dotata di ambulatorio di Cure palliative (C.P.), di degenza ordinaria (9 P.L.) e Day Hospital (2 P.L.)
• E’ dotata di personale medico ed infermieristico esclusivamente dedicato e formato per assistere i malati in tutti i possibili set assistenziali garantendo l’individuazione del percorso e del setting di cura più appropriato per il paziente.
• La U.O.C effettua anche assistenza domiciliare per garantire continuità assistenziale ai malati ricoverati come da linea progettuale Regionale n. 7.
• E presente uno psicologo grazie alla collaborazione di una associazione di volontariato.
• I pazienti afferiscono alla U.O.C. dai vari reparti dell’ospedale Cardarelli, dal proprio domicilio e da altre aziende ospedaliere ancora non dotate di tali reparti.
• Sono stati elaborati protocolli per il trattamento del dolore e dei sintomi collaterali, per la sedazione terminale, per la alimentazione e l’idratazione del paziente terminale e grazie alla presenza di una assistenza infermieristica completamente dedicata e formata alla assistenza di C.P. si sono ottimizzati anche protocolli di nursing.
• Il personale è formato per dare supporto al lutto ed addestrare i care giver.
• La U.O.C di TDCP della Azienda Cardarelli con 9 p.l. mediamente ricovera in un anno circa 200 pazienti.
Infine, si segnalano i dati estrapolati dal Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 38 del 15 marzo 2010/2015 e pubblicati sul vol. n. 3.2.2015 “Obiettivo dolore” in cui si evince che in Campania sono censiti 7 Hospice con un totale di 73 p.l. che hanno assistito 897 pazienti oncologici, con una media di circa 120 pazienti all’anno per Hospice.
Il rispetto di un fondamentale diritto alle cure in ambiente dedicato, anche e soprattutto per i pazienti terminali ed affetti da dolore, richiede che il numero dei posti letto previsti dal piano Ospedaliero della Regione Campania per la struttura di TDCP dell’Ospedale “A. Cardarelli” sia tale da permettere di continuare a fornire quelle cure tanto necessarie alla dignità dell’essere umano, evitando di considerare tale tipologia di assistenza un puro costo ma un elemento essenziale di un diritto alla salute tutelato dalla normativa ordinaria e costituzionale.
Maurizio Cappiello
Consigliere Nazionale Anaao Assomed – Settore Anaao Giovani
05 luglio 2016
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