Dpcm Precari. Ogni Regione per conto proprio. Decreto disatteso
di Nicola Caporusso
08 OTT -
Gentile Direttore,
a proposito del DPCM di stabilizzazione dei precari della sanità vorrei precisare che al momento ogni Regione si sta adoperando in maniera disattendendo quelle che sono le indicazione del DPCM, mettendo ancora più in risalto di come nella nostra Nazione ognuno se ne frega delle norme emanate dal Governo Centrale. Mi spiego l'art. 2 del DPCM ha stabilito delle procedure speciali per coloro che ad una certa data (30/10/2013) avevano prestato servizio con rapporto di lavoro subordinato almeno tre anni negli ultimi cinque ed ha questi il DPCM ha riservato il 50% dei posti disponibili. Ma a vedere i concorsi fin qui pubblicati o in corso di pubblicazione si nota come ognuno ha agito o sta per agire in maniera diversa.
La Regione Puglia ha stabilito il 40% dei posti, fortunatamente senza preselezione, ma direttamente alla prova scritta, la Regione Marche il 50% con preselezione, la Regione Basilicata o meglio l'Azienda Ospedaliera San Carlo il 30% o 10% a seconda dei profili con preselezione e dulcis in fundo l'Azienda Ospedaliera di Cosenza ha bandito un concorso per infermieri riservato solo a coloro che hanno i requisiti del cui al DPCM.
Ora la domanda sorge spontanea chi di questi ha agito correttamente? Come mai il Presidente del Consiglio non ha emanato delle norme attuative valide per tutto il territorio nazionale? In tutto questo squallido scenario chi pagarà saranno solo i lavoratori precari, penalizzati dalla condizione di precari e costretti a scontrarsi con un numero enorme di concorrenti che in caso di mancato superamento delle prove concorsuali in primis la preselezione anche i posti riservati saranno assegnati agli altri. I precari penalizzati due volte, prima concorrreranno con gli altri e secondo agli altri andranno anche i posti dei riservati. Dove sta la tutela dei lavoratri Precari?
Nicola Caporusso
Precario
08 ottobre 2015
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