Le liberalizzazioni e una piccola farmacia sul Pollino
di Domenico Fiamingo
13 FEB -
Gentile Direttore,
a proposito di liberalizzazioni dei farmaci...gradirei entrare in punta di piedi nell’argomento riportando un po’ la mia esperienza nel settore. Sono un farmacista di Mormanno (CS), piccolo paese in cima al Pollino.Paese che sulla carta fa circa 3.000 abitanti reali neanche 2.000 perché molti sono “scappati” dopo il terremoto del 2012, qualcun è fuori per lavoro o studio ed a rimanere come spesso succede nei piccoli centri sono rimasti soprattutto gli anziani.
(Per non deviare il discorso sul tema liberalizzazioni non parlerò del ruolo polivalente svolto dalla farmacia durante lo sciame sismico). Premetto che non sono figlio “d’arte” ma ho fatto sin da subito della mia professione uno stile di vita all’insegna della correttezza, della disciplina e Onestà Intellettuale.
Oggi si parla tanto di liberalizzazioni come se fosse la panacea di tutti i mali. Ne potrei fare tanti ma sarò telegrafico con due esempi emblematici del mio lavoro:
1) Una avvenente badante extracomunitaria si presenta in farmacia pronta quasi a tutto, in mano ha 100 euro, con l’impellente necessità del viagra, serve al suo “assistito” di circa 80 anni e di ricetta neanche l’ombra.
2) Una giovane mamma italiana si mette ad alzare sempre più la voce perché la sua bimba di pochi mesi non dorme, lei non ha il tempo di andare dalla pediatra e quindi…gli devo dare il Valium a gocce, pena non metterà mai più piede nella mia farmacia.
Onestà Intellettuale, Senso Civico, Etica Professionale…Con questa volontà da parte di qualcuno di mercificare il farmaco si rischia di avere più decessi e ricoveri che benefici per gli ammalati, perché a dettare le regole sarà solo il dio denaro.
E’ semplice intuire che una cosa del genere farebbe collassare il già fragile SSN ( R ) per la gioia delle assicurazioni private con il benestare della GDO e la farmacie rurali come il SSN rimarranno un sospirato ricordo del tempo che fu .
Sono convinto che bisogna ammodernare il sistema (deospedalizzare) ai fini di creare più servizi ai cittadini e meno disagi agli ammalati e la Farmacia dei Servizi va in questa direzione (Holter pressorio e dinamico, telemedicina , spirometria, Prevenzione metabolica, farmacovigilanza, campagne di vaccinazione, Cup con ritiro dei referti, BLS-D…) ma da qui a smantellare un servizio che anche a detta degli italiani funziona, (92%, ricerca Ispo), c’e ne vuole.
Concludo dicendo che tanti Sacrifici sono tristemente inutili e forse a 43 anni sono già troppo “vecchio” per non capire l’importanza di certe…liberalizzazioni.
Domenico Fiamingo
13 febbraio 2015
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