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Lazio sospende decreto su standard ospedalieri. Il plauso della Fassid

di Stefano Canitano

04 OTT - Gentile direttore,
la regione Lazio con una nota del 30 Settembre u.s. annuncia la sospensione degli effetti del contestatissimo atto di indirizzo per i regolamenti aziendali emanato con Decreto Commissariale il 28 Maggio (Vedi testo decreto) u.s. al fine di recepire gli standard del decreto Balduzzi contenuti nel Patto per la Salute DL 95/2012.  
                                                                                   
Per la Fassid questa è una ottima notizia. Avevamo già criticato l'impostazione aritmetica e algebrica sia del decreto Balduzzi sia del conseguente atto della regione, adottato, è noto, come atto dovuto, mai espletato dalla precedente giunta, allo scopo di sbloccare essenziali fondi da utilizzare per la rinascita del Ssr del Lazio. Questo atto di sospensione interpreta perplessità e critiche già fortemente espresse dalla Fassid e da tutto il mondo sanitario ed è nostro auspicio che preluda ad un riordino maggiormente dettato da criteri funzionali e di salvaguardia della salute pubblica. Molte criticità teoriche e pratiche sono contenute in quel decreto, che invece di prevedere una revisione analitica delle funzioni delle strutture separando il grano dal loglio, le conteggia come il famoso pollo e mezzo di Trilussa, con nessuna considerazione per gli effetti funzionali.
A rischio di mantenere strutture inutili e ridondanti e tagliarne di necessarie e indispensabili. Inoltre ribadisce una gerarchia anche retributiva fra incarichi che non è prevista dal CCNL, prevedendo di risparmiare tagliando strutture, che, in teoria, potrebbero essere meno dispendiose anche di incarichi professionali. Insomma una confusione normativa più volte da noi segnalata e che finora ha prodotto effetti disomogenei nelle bozze degli Atti Aziendali già preparati, con punte di vera disarticolazione organizzativa, specialmente nel settore dei servizi nei quali la FASSID è sindacato largamente maggioritario.

La questione non è se sia o meno il caso di difendere strutture semplici o complesse per garantire un certo numero di poltrone ma di razionalizzare le organizzazioni in modo da aumentarne efficienza, efficacia e appropriatezza, realizzando risparmi dal miglior servizio e dalla minore spesa sociale e sanitaria piuttosto che incrementarle riducendo l'offerta organizzata di strutture funzionanti. E' con questo spirito che la Fassid con le sue competenze rimane a disposizione della pubblica amministrazione per un costruttivo confronto in questo senso.
 
Stefano Canitano
Segretario regionale Lazio Fassid-Snr

04 ottobre 2013
© Riproduzione riservata

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